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novità dal network delle RSA toscane

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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Esercizio temporaneo delle qualifiche delle professioni sanitarie e di operatore sociosanitario per i professionisti ucraini

Con il decreto legge Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina (D.L. n. 21 del 21 marzo 2022), il Governo è intervenuto per agevolare, in considerazione della crisi internazionale in atto, l’esercizio temporaneo di una professione sanitaria o della professione di operatore sociosanitario per i cittadini ucraini fuggiti dalla guerra.

L’articolo 34 – Deroga alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie per medici ucraini – prevede che in deroga alla normativa vigente sui riconoscimenti delle qualifiche professionali sanitarie, i cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 possono esercitare temporaneamente, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore sociosanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero, regolata da specifiche direttive dell’Unione europea.

Il Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati: cos'è e come ottenerlo

Al fine di consentire alle strutture sanitarie interessate la verifica dell’effettiva qualifica professionale in possesso del professionista ucraino, si richiede che quest’ultimo sia munito del Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati (EQPR).

Il Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati nasce da un progetto del Consiglio d’Europa per facilitare il riconoscimento delle qualifiche anche in assenza della documentazione completa. É un documento che contiene la valutazione del possesso della qualifica, nonché informazioni relative alle esperienze lavorative e alle competenze linguistiche dei rifugiati e delle persone assimilate ai rifugiati, conforme a quanto stabilito dalla Convenzione di Lisbona.

In relazione al riconoscimento delle qualifiche delle persone in fuga a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, la Commissione europea, nella Raccomandazione (UE) 2022/554 del 5 aprile 2022 al paragrafo 15, sottolinea che il Passaporto europeo delle qualifiche dei rifugiati fornisce una valutazione dei titoli di studio post-secondari e delle qualifiche professionali sulla base della documentazione disponibile (nel caso in cui non fosse possibile presentare una documentazione completa del proprio percorso di studi o lavorativo) e mediante un colloquio strutturato che valuta, altresì, le pregresse esperienze lavorative e il livello linguistico.

La procedura per il rilascio del Passaporto richiede la registrazione sulla piattaforma EQPR IT Platform, sito interno del Consiglio d’Europa. Dopodichè, si attiva una procedura in due fasi:
  • FASE 1: il candidato compila un questionario con le informazioni relative al suo percorso scolastico, alle lingue parlate e alle esperienze lavorative. Tale questionario è necessario per attivare l’intervista prevista alla fase 2 e deve essere compilato in maniera autonoma dal soggetto interessato
  • FASE 2: il candidato è chiamato a sostenere un colloquio davanti ad una commissione di valutatori esperti, che hanno valutato in precedenza il questionario.


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