Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Quali fattori individuali e organizzativi influiscono sulla soddisfazione lavorativa degli operatori nelle strutture di lungodegenza?

Nelle strutture di lungodegenza, la soddisfazione lavorativa degli operatori è predittiva del turnover dello staff, che a sua volta incide negativamente sugli esiti dei residenti. Per questo è importante una comprensione completa dei fattori che influenzano il benessere lavorativo.

Per soddisfazione lavorativa si intende una reazione emotiva verso il proprio lavoro; questa è misurabile attraverso scale di valutazione specifiche. Il benessere lavorativo è importante perché la sua mancanza è anche associata a un più alto rischio di commettere errori da parte degli operatori.

Indagare questo aspetto dell’assistenza è importante poiché il progressivo invecchiamento della popolazione, soprattutto nei paesi occidentali, e il cambiamento demografico che ne deriva, sarà inevitabilmente accompagnato ad un aumento delle strutture di lungodegenza, ma anche del personale da impiegare in esse. Il personale impiegato all’interno delle RSA è composto sia da infermieri che da operatori sociosanitari. La loro presenza è fondamentale per la presa in carico e il benessere psico-fisico dei residenti e per lo sviluppo di piani assistenziali personalizzati; sfortunatamente si registra un alto turnover di questo personale con esiti negativi sugli assistiti.

Obbiettivo di questa revisione è analizzare i fattori che si associano al benessere lavorativo degli operatori delle RSA sia da un punto di vista individuale che organizzativo, utilizzando un approccio deduttivo.

Lo studio è una revisione sistematica della letteratura che ha come setting principale le RSA e come campione infermieri e operatori sociosanitari che svolgono la loro funzione all’interno di queste.

Per analizzare i fattori associati alla soddisfazione lavorativa è stato utilizzato il metodo del vote-counting, ovvero a priori è stato deciso che i fattori riscontrati 3 o più volte negli articoli inclusi sono da ritenere positivamente associati. La revisione sistematica è stata condotta, fino al 23 luglio 2020, su 7 database online: EMBASE, CINAHL, PsychINFO, MED-LINE, PubMed, Scopus e Web of science.

Sono stati inclusi nella revisione tutti gli studi che indagano i fattori associati alla soddisfazione lavorativa nella popolazione e nel setting target; qualora gli studi contenessero dati su più tipologie di strutture, sono stati analizzati solamente quelli riferiti alle strutture di lungodegenza.

Sono stati esclusi abstract di conferenze, revisioni di articoli, tesi di laurea non pubblicate, editoriali e articoli di opinione, casi singoli e articoli non in inglese. Sono stati esclusi anche studi completamente condotti in strutture assistenziali specifiche per persone affette da demenza, mentre sono stati inclusi studi condotti in strutture residenziali che hanno al loro interno anche unità specifiche per la demenza.

La revisione degli articoli da includere, così come l’estrazione dei dati e la valutazione della qualità metodologica, è stata condotta in maniera indipendente da due membri del team di ricerca. Gli articoli esaminati hanno passato due livelli di lettura e valutazione prima di essere inclusi: il primo livello prevedeva la lettura di titolo ed abstract; gli articolo ritenuti rilevanti passavano al secondo livello, ovvero la lettura del testo completo

Agli articoli arrivati al secondo livello sono stati applicati i criteri d’inclusione che ne hanno determinato o meno l’eleggibilità. I conflitti sull’inclusione, all’interno della revisione, degli articoli in esame tra i due revisori indipendenti sono stati risolti con la consultazione di un terzo membro esperto del team.

Inoltre, la qualità metodologica degli studi, fondamentale in una revisione sistematica, è stata valutata attraverso strumenti validati: ad ogni articolo è stato assegnato un punteggio rispetto alla qualità metodologica con cui era stato condotto. 

Gli studi inclusi sono stati 28: 20 quantitativi, 6 qualitativi e 2 condotti con metodo misto. Nessuno di questi studi è italiano. Tutti sono stati pubblicati tra il 2001 e il 2020.

Sulla base di quanto riscontrato in altri studi, i fattori associati con la soddisfazione lavorativa degli infermieri sono stati suddivisi in due categorie: individuali e organizzativi.

Dall’analisi dei fattori presenti negli studi qualitativi e quantitativi è emerso che i fattori individuali associati in maniera significativa alla soddisfazione lavorativa sono l’età, lo stato di salute, l’autonomia, la stabilità psicologica, il coinvolgimento lavorativo, il burnout e lo stress lavoro correlato. I fattori individuali identificati come non importanti o ambigui sono stati il genere e l’anzianità di servizio.

Per quanto riguarda i fattori organizzativi, nessuno è stato identificato come significativamente importante per la soddisfazione lavorativa.

La proprietà della struttura, il supporto organizzativo, le risorse, il livello del personale e le relazioni sociali sono risultate ambigue nel predire la soddisfazione. Dagli studi qualitativi emerge anche che la relazione con i residenti è importante al fine della soddisfazione lavorativa.

I dati emersi da questa revisione sistematica sono stati comparati con quelli di altre revisioni condotte in setting differenti.

I fattori identificati come importanti per la soddisfazione lavorativa degli infermieri differiscono tra coloro che prestano assistenza nelle strutture di lungodegenza e coloro che lavorano nelle strutture per acuti. Questo suggerisce che c’è bisogno di approcci specifici per migliorare la soddisfazione lavorativa degli operatori delle RSA.

Gli studi qualitativi e quantitativi sono risultati in accordo su una serie di fattori, ma in disaccordo su altri. Questa differenza è spiegabile per la diversa metodologia con cui questi studi sono stati condotti

Aver identificato i fattori associati alla soddisfazione lavorativa del personale delle RSA offre comunque una base di partenza per approfondirli ed affrontarli. Migliorare il benessere lavorativo del personale, inevitabilmente, significa migliorare gli esiti nei residenti.

La presente revisione si vuole porre come punto di partenza per l’approfondimento, attraverso successivi studi di intervento e longitudinali, dei fattori sia individuali che organizzativi legati al benessere lavorativo. La ricerca futura dovrebbe basarsi su progetti di studio più solidi e utilizzare una valutazione multivariata per identificare i predittori della soddisfazione lavorativa del personale delle RSA. Inoltre, rimane da indagare la relazione tra i fattori individuali evidenziati come rilevanti e i fattori organizzativi.


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