Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

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novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Progetto Qvax 2022. Episodio 7 - Vaccinazione antinfluenzale nel personale delle RSA: la bassa copertura può essere attribuita a fattori quali fiducia nei vaccini e alfabetizzazione vaccinale?

23/11/2023
In quest'ultimo episodio di Qvax 2022, la serie prodotta dal Laboratorio congiunto ERTSH (Epidemiologic Research and Training in Services and Healthcare) tra Agenzia regionale di sanità Toscana (ARS) e Dipartimento di scienze della salute (DSS) dell'Università degli studi di Firenze, vi raccontiamo lo studio approfondito che abbiamo fatto sulle relazioni esistenti tra vaccine confidence (VC) – ovvero la fiducia nei vaccini - e vaccine litheracy (VL) – ovvero l’alfabetizzazione vaccinale, per comprendere se questi due fattori c’entrano qualcosa o più di qualcosa con un dato di fatto: la bassa percentuale di personale vaccinato contro l’influenza!

Analizzando ancora una volta i dati del questionario Qvax 2022, abbiamo valutato il ruolo di VL e VC nel predire l'intenzione di fare il vaccino antinfluenzale. In particolare, però, i ruoli di VC e VL non sono stati analizzati in modo indipendente, ma in relazione tra loro, secondo un tipo di relazione “di mediazione”.

Spieghiamoci meglio: il ragionamento che abbiamo fatto parte dall’ipotesi che l’intenzione di vaccinarsi contro l’influenza sia direttamente influenzata dall’alfabetizzazione vaccinale e che su tale relazione la fiducia nei vaccini eserciti un’influenza e che pertanto svolga il ruolo di “mediatore” tra queste due entità (analisi di mediazione).

Questo ragionamento è rappresentato nello schema seguente:

Qvax episodio 7
Lo studio ha incluso 1794 intervistati appartenenti ad un campione di 98 RSA toscane: prevalentemente donne (86,3%) e OSS/ADB (58,1%), con un'età media di 46 anni.

L’intenzione di vaccinarsi era risultata significativamente più alta tra i soggetti con condizioni di rischio per la salute (cioè l’età >64 anni, le proprie malattie o la convivenza con persone a rischio).

L’analisi di mediazione ha mostrato che la fiducia (VC) quindi è un fattore chiave che esercita una forte influenza, ovvero media l’effetto dell’alfabetizzazione (VL) sull’intenzione vaccinale.

Questi risultati suggeriscono che, nonostante la formazione sanitaria specifica sui vaccini sia importante per gli operatori che lavorano nei contesti socio-sanitari, gli interventi mirati a migliorare l’alfabetizzazione da soli potrebbero non essere sufficienti per aumentare l’effettuazione del vaccino, a meno che non venga affrontato anche il tema della fiducia.

Considerando che è noto che gli operatori sanitari con maggiori conoscenze e competenze sui vaccini sono anche più propensi a raccomandare la vaccinazione, questo è un risultato piuttosto importante e nuovo che evidenzia la necessità, non solo di migliorare le proprie conoscenze, ma anche di adottare varie strategie per aumentare la fiducia nelle vaccinazioni, nel suo insieme e in questo particolare setting di cura.

D’altra parte, i risultati suggeriscono che interventi mirati ad aumentare la conoscenza potrebbero avere un effetto sull’aumento della fiducia e quindi sul rafforzamento dell’intenzione di vaccinarsi contro l’influenza, come riassunto nella figura qui sotto.

Qvax episodio 7 2I nostri risultati suggeriscono anche che la presenza di condizioni di rischio individuali o familiari ha un effetto sulla relazione tra alfabetizzazione (VL), fiducia (VC) e l’intenzione di vaccinarsi contro l’influenza. Infatti, il personale senza condizioni di rischio deve avere un livello più elevato di alfabetizzazione per poter aumentare l’intenzione di vaccinarsi.

Le strategie di successo per superare l’esitazione vaccinale riportate da una recente revisione sistematica di letteratura hanno dimostrato un miglioramento significativo nell’utilizzo dei servizi di immunizzazione e includono interventi basati sulla comunità, incentivi monetari e interventi per rendere i vaccini più accessibili.

E’ risaputo che ricordare agli operatori sanitari e al personale delle case di cura e delle RSA che l’influenza può rappresentare un rischio per se stessi e le loro famiglie ha un impatto positivo sull’aumento dell’accettazione del vaccino.

Anche quando l’obiettivo è solo la conoscenza, diversi studi suggeriscono che i programmi potrebbero richiedere un approccio personalizzato e specifico in base alla tipologia di professione, poiché i livelli di conoscenza e atteggiamento nei confronti della vaccinazione antinfluenzale variano notevolmente tra le diverse categorie professionali.

In particolare, aumentare la consapevolezza e migliorare i comportamenti preventivi nei confronti dei virus influenzali assume un’importanza fondamentale considerando le sfide poste dall’elevata mutabilità del virus.

Promuovendo la diffusione del vaccino, possiamo salvaguardare efficacemente la salute sia del personale che dei residenti. Ciò, a sua volta, contribuisce al benessere generale della comunità e aiuta direttamente e indirettamente ad aumentare i tassi di copertura vaccinale, non solo all’interno del contesto RSA, ma anche nella popolazione generale.

La scoperta che VC e VL sono positivamente associate all’intenzione di vaccinarsi evidenzia l’importanza di affrontare questi fattori negli sforzi per aumentare la vaccinazione tra questi operatori.

[Per approfondire quest'ultimo argomento consulta lo studio: Does Vaccine Confidence Mediate the Relationship between Vaccine Literacy and Influenza Vaccination? Exploring Determinants of Vaccination among Staff Members of Nursing Homes in Tuscany, Italy, during the COVID-19 Pandemic, da cui sono liberamente tratte le due figure in alto].


Titoli di coda e spin-off

Anche se il finale non è del tutto positivo, dato lo scarso successo dell’intervento nudge, tuttavia dall’esperienza sono emersi diversi elementi conoscitivi importanti nell’indirizzare futuri interventi a sostegno della vaccinazione degli operatori in RSA.

A questo punto, come nei finali delle serie che si rispettino, è arrivato il momento di lasciar fluire i titoli di coda (con i nomi del gruppo di ricerca di ARS e Dipartimento di scienze della salute), che vi consigliamo di leggere fino in fondo, perché alla fine troverete delle importanti indicazioni sulla serie SPIN-OFF di QVAX22 che sarà pubblicata a partire dalle prossime settimane!

Per ARS:
Francesca Collini, Silvia Fallani, Giacomo Galletti, Francesca Ierardi

Per Dipartimento di scienze della salute di UniFi:
Guglielmo Bonaccorsi, Barbara Conti, Chiara Lorini, Ylenia Mazzuoli, Sonia Paoli, Stefania Regoli, Vanessa Verniani


Lo sapevate che un questionario simile è stato inviato anche ai direttori di RSA?
Secondo voi, come gestiscono i direttori gli aspetti organizzativi relativi alla vaccinazione nelle proprie strutture?
Quali iniziative propongono per facilitare la vaccinazione?
Quali conoscenze hanno e quali risorse mettono in campo?

Dalla prossima settimana inizieremo a pubblicare QVAX22-DIRETTORI, la serie spin-off di QVAX22, in 3 episodi, che affronterà i temi della vaccinazione in RSA dal punto di vista di chi dirige le strutture.

E mentre voi leggerete questi episodi, noi saremo a “girare” il sequel, QVAX23, che sarà disponibile su questi monitor a partire dalla primavera del 2024.

Nel frattempo, KEEP KALM AND GET YOUR VAX DONE!


Per saperne di più, leggi:

Progetto Qvax 2022. Episodio 1 - La tesi di Barbara

Progetto Qvax 2022. Episodio 2 - Scelte e intenzioni vaccinali degli operatori delle RSA toscane

Progetto Qvax 2022. Episodio 3 - Le motivazioni della scelta di vaccinarsi o non vaccinarsi contro l'influenza

Progetto Qvax 2022. Episodio 4 - Cosa pesa sull’intenzione degli operatori di vaccinarsi contro l’influenza per la stagione autunnale 22-23?

Progetto Qvax 2022. Episodio 5 - Vaccine literacy e vaccine confidence: cosa sono e come si misurano

Progetto Qvax 2022. Episodio 6 - Ma alla fine l'esperimento nudge per promuovere la vaccinazione influenzale degli operatori delle RSA toscane è riuscito o no?