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novità dal network delle RSA toscane

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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Prevenire le cadute e le lesioni legate alla caduta negli anziani: Cochrane studia fattori di rischio, frequenza e complicanze

La Cochrane special collection offre articoli molto interessanti su questo tema. Affrontano il rischio di caduta nella popolazione anziana, che vive nella comunità, nelle strutture di cura e negli ospedali, prendendo in considerazione i dati provenienti dagli studi dei diversi fattori di rischio, fra i quali i problemi alla vista, le terapie che si stanno assumendo, la concomitanza con patologie particolari – come ictus e cancro, la difficoltà nella movimentazione e la ridotta mobilità fisica, ecc.

1 persona su 3 con più di 65 anni avrà almeno una caduta all’anno

I dati delle cadute che aumentano di frequenza nella popolazione anziana – e delle rispettive lesioni e complicanze – sono stati analizzati in relazione a due situazioni: l’avanzare dell’età e della fragilità, mettendo in evidenza come 1 persona su 3 con più di 65 anni avrà almeno una caduta all’anno e circa la metà avrà cadute più frequenti.
È stimato anche che ogni anno si possano verificare a livello mondiale circa 646.000 cadute con esito mortale e con tassi di mortalità correlati alla caduta più alti tra gli adulti di età superiore ai 60 anni.
Le cadute possono provocare diverse complicanze fra cui lesioni come lividi, lacerazioni e ferite sul corpo ed alla testa, stiramenti, distorsioni, fino alle fratture degli arti. L’impatto psicologico delle cadute sull’anziano può includere l’insorgenza della paura di cadere ulteriormente, la perdita di fiducia e implicazioni economiche significative.
Nel 2015 negli USA i costi totali delle cadute sono stati superiori ai 50 miliardi di dollari e, nei paesi con un alto invecchiamento della popolazione, è molto probabile che aumentino le cadute con la conseguenza che aumentino anche i costi dei trattamenti.

La raccolta delle recensioni affronta soprattutto argomenti rivolti alla prevenzione di questi eventi così debilitanti anche dal punto di vista sociale e d’impatto sulla salute pubblica.

Screening della vista per ridurre il numero di persone anziane a rischio di caduta

La prevenzione delle cadute causate da problemi di vista può essere facilmente individuabile e trattabile soprattutto in quei casi in cui si può agire con un intervento chirurgico (es. cataratta e correzione dell’errore refrattivo), in particolare si punta molto a promuovere lo screening della vista in modo tale da ridurre precocemente il numero di persone anziane a rischio di caduta.
Interventi efficaci sono rivolti anche al miglioramento degli aspetti ambientali e comportamentali, molto utili a ridurre la limitazione dell’attività fisica nelle persone anziane ipovedenti, in quanto il deterioramento della vista è spesso associato ad una perdita di funzione nelle attività della vita quotidiana e, di seguito, evitare l’attività fisica riduce la capacità funzionale del movimento nell’ambiente aumentando il rischio di caduta. In questi casi è importante l’apporto dei professionisti sanitari che possono agire sulla paura di cadere dell’anziano lavorando sulla forza, andatura, equilibrio e sull’umore.


Riabilitazione vantaggiosa per la riduzione del rischio di caduta

In tutti i casi la riabilitazione fisica risulta essere vantaggiosa per la riduzione del rischio di caduta nelle persone anziane. Spesso è utile anche effettuare interventi multifattoriali, su più aspetti, come l’esercizio fisico assieme ad una terapia, sempre tenendo conto della valutazione individuale dei fattori di rischio.

Protezioni anti caduta per prevenire le fratture dell'anca

Per quanto riguarda le fratture dell’anca, che possono verificarsi dopo una caduta, sono stati raccomandati protettori dell’anca, come imbottiture di gommapiuma o scudi di plastica, di solito questi vengono inseriti in apposite tasche all’interno della biancheria intima che è appositamente progettata.


Rischio di cadute post ictus aumenta di quasi il 75%

Nei casi in cui la persona anziana abbia subito un ictus (nella fase successiva ad ictus si può avere un’incidenza fino al 73% di cadute), è importante la prevenzione facendo fare compiti/esercizi funzionali come riacquistare autonomamente la posizione eretta dalla posizione seduta e, successivamente, l’abilità a camminare.
La prescrizione dell’esercizio fisico può ridurre le cadute accidentali anche nelle persone anziane che sono state affette da cancro in cui, a fronte di un aumento della sopravvivenza, diminuiscono elementi come la forza, la flessibilità e l’equilibrio.


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