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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Una nuova progettazione delle case di riposo può migliorare la qualità della vita dei residenti? La revisione Cochrane

21/04/2022
È da poco uscita una nuova revisione Cochrane sugli effetti dei cambiamenti nella progettazione ambientale e fisica delle strutture residenziali sulla qualità della vita dei loro ospiti.

La domanda di assistenza residenziale per gli anziani è in aumento a causa dell'invecchiamento della popolazione e dell'incremento del numero di persone con demenza.

L'ottimizzazione della progettazione delle strutture residenziali o l'adattamento di ambienti preesistenti potrebbe potenzialmente influenzare la qualità della vita, l'umore e la capacità di svolgere le attività quotidiane degli anziani.

Sebbene non esista un'unica definizione concordata di qualità della vita, la maggior parte delle definizioni include molteplici aspettative per la propria salute fisica, mentale ed emotiva, per le attività sociali e le condizioni di vita.

Gli autori hanno esaminato 111.117 studi, selezionandone 20 rilevanti sul tema. Sono stati inclusi:
  • 5 studi randomizzati
  • 2 studi randomizzati cross-over
  • 12 studi controllati prima-dopo
  • 1 studio a misure ripetute
Gli studi scelti trattano temi quali il confronto tra i diversi cambiamenti di progettazione su larga e piccola scala, le modifiche dei progetti più in uso attualmente e gli effetti che producono i cambiamenti di progettazione sulla qualità della vita, sul comportamento e sulle attività quotidiane dei residenti.
 

Quali sono i principali risultati della revisione?

Sono stati inclusi 77.265 partecipanti, per la maggior parte concentrati in un unico studio (n = 74.449). 

I 20 studi rilevanti sono stati condotti in 9 paesi diversi (Australia, Canada, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti). 

Il principale cambiamento progettuale considerato è stato la creazione di spazi "simili ad una abitazione", affini a quelli domestici, limitando la capacità delle unità abitative a un numero piccolo di residenti, stimolando la partecipazione dei residenti alle attività domestiche e supportando un approccio di cura incentrato sulla persona.

Questo in contrapposizione ai progetti tradizionali che riguardavano spesso edifici molto ampi con un numero maggiore di residenti, con caratteristiche simili a quelle di un ospedale, con ad esempio le postazioni infermieristiche, strutture organizzative gerarchiche tradizionali e un design che dà priorità alla sicurezza.
  • Sei studi hanno esaminato le modifiche alle dimensioni dell'edificio per limitare il numero di residenti per unità abitativa (compreso tra 6 e 15 ospiti), oltre all'assistenza e allo svolgimento delle attività quotidiane.
  • Uno studio ha esaminato la qualità della vita dei residenti, ma non sono state presentate informazioni sufficienti per trarre conclusioni.
  • Tre studi, su 257 partecipanti totali, hanno indagato il comportamento generale: uno ha riscontrato poca o nessuna differenza nel comportamento e due indagini hanno fornito informazioni insufficienti per trarre conclusioni.
  • Due studi hanno preso in considerazione aspetti depressivi e riportato poca o nessuna differenza nei sintomi depressivi o un effetto incerto.
  • Quattro studi hanno esaminato le attività della vita quotidiana: uno studio ha riportato un miglioramento nelle attività della vita quotidiana, un altro poca o nessuna differenza nello svolgimento delle attività e due hanno fornito informazioni insufficienti per trarre conclusioni.
  • Uno studio ha riportato una riduzione degli effetti avversi gravi (ad esempio uso di contenzioni fisiche).
  • Quattordici studi hanno preso in esame interventi progettuali più piccoli come la ristrutturazione senza modifiche delle scale dell'edificio, di unità di cura speciali per persone con demenza, diversi design dei corridoi, illuminazione brillante, ridisegno della sala da pranzo e del giardino interno.
 Dalla revisione, non emergono prove sufficienti per definire l'impatto che le modifiche alla progettazione delle residenze assistenziali hanno sulla qualità della vita degli anziani.
 
Risultati di questo tipo sono difficili da isolare da altri elementi influenti, come i cambiamenti nella salute dei residenti, nelle pratiche di cura nel tempo o nel personale che fornisce assistenza durante i turni.

Studi randomizzati a cluster possono essere realizzati quando si tratta di progetti di ristrutturazione o di componenti di progettazione specifici. Studi che utilizzano un design non randomizzato o studi randomizzati a cluster dovrebbero considerare molteplici approcci per ridurre il rischio di bias e migliorare la certezza delle evidenze.

Per saperne di più:

Physical environmental designs in residential care to improve quality of life of older people
Stephanie L HarrisonSuzanne M DyerKate E LaverRachel K MilteRichard FlemingMaria
Version published: 07 March 2022