Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

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novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Strategie di prevenzione e controllo dell'epidemia di Covid-19 in RSA e misure per l'assistenza domiciliare

Nell’ambito delle strategie di prevenzione e controllo dell’epidemia da virus SARS-CoV-2 è necessaria la massima attenzione nei confronti della popolazione anziana e in particolare degli ospiti delle strutture residenziali sociosanitarie che presentano patologie croniche, disabilità di varia natura o pregresse problematiche di salute.

Queste strutture, inoltre, così come altre comunità semichiuse, sono anche a maggior rischio di microfocolai epidemici.

L’ISS 
ha appena pubblicato alcuni documenti che riportano indicazioni molto importanti per le RSA e per l’assistenza a domicilio.

Si tratta di rapporti ad interim, che quindi saranno aggiornati rapidamente, laddove necessario, in base alla situazione epidemiologica.

Prevenzione e controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in RSA

#ATTENZIONE il Rapporto n.4/2020 è stato aggiornato al 17 aprile: qui è linkata la nuova versione.
Indicazioni ad interim per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da SARS-COV-2 in strutture residenziali e sociosanitarie
A seguito della circolare 0010736-29/03/2020-DGPRE-P “Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da covid-19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2" e della circolare 0007865-25/03/2020-DGPROGS “Aggiornamento delle linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza COVID-19”, è stato aggiornato il Rapporto ISS COVID-19 - n. 4/2020 elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità su richiesta del Comitato Tecnico-Scientifico e dallo stesso approvato.

Il Rapporto ISS COVID-19 - n. 4/2020 Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in strutture residenziali sociosanitarie (aggiornato al 17 aprile) dà indicazioni sulle misure da mettere in atto in previsione dell’eventualità di casi di COVID-19 e le strategie da predisporre per la gestione dei casi sospetti/confermati di COVID-19.

Le misure generali prevedono un rafforzamento dei programmi e dei principi fondamentali di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA).

Le misure specifiche da mettere in atto nel contesto dell’epidemia di COVID-19 invece riguardano:
  • l’identificazione precoce di casi sospetti tra i visitatori, gli operatori e i residenti
  • la restrizione dall’attività lavorativa per gli operatori sospetti o risultati positivi al test per SARS-CoV-2 in base alle disposizioni vigenti
  • la formazione del personale sanitario e di assistenza, compresi gli addetti alle pulizie, per la corretta adozione di precauzioni standard per prevenire e controllare le infezioni. Inoltre, il personale che presta cure dirette ai residenti della struttura e gli addetti alle pulizie devono ricevere una formazione specifica su come prevenire la trasmissione dell’infezione da SARS COV-2
  • la sensibilizzazione e formazione dei residenti, tenendo conto dell’età avanzata e dei deficit cognitivi e fisici spesso presenti, e dei visitatori
  • l’utilizzo di promemoria visivi come poster, cartelli, volantini che dovrebbero, ad esempio, insistere sull’igiene delle mani, sul distanziamento sociale e altre precauzioni, nonché sulla necessità di monitorare il proprio buono stato di salute
  • la preparazione della struttura alla gestione di eventuali casi di COVID-19 sospetti o probabili/confermati: come ad esempio un’adeguata programmazione dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e di altri prodotti e dispositivi necessari per la prevenzione e il controllo della trasmissione del virus
  • il monitoraggio attivo dell’insorgenza di febbre e altri segni e sintomi di infezione o di insufficienza respiratoria e di altri fattori di rischio, ad esempio il contatto con casi di COVID-19 nella struttura o nella comunità
  • il controllo dell’implementazione delle misure adottate.
Tutte queste misure vengono descritte in modo molto schematico e riassuntivo nel documento cercando di far chiarezza e di dare un messaggio univoco a tutte le residenze assistenziali italiane.

Utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) nelle attività sanitarie e sociosanitarie

Per ridurre il consumo improprio ed eccessivo di DPI e prevenire la loro carenza, nel documento Rapporto ISS COVID-19 - n. 2/2020 Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-CoV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da COVID-19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2 (aggiornato al 28 marzo) vengono specificati i dispositivi di protezione individuale raccomandati per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 con una declinazione puntuale in relazione al contesto di lavoro, alla mansione e al tipo di attività lavorativa in concreto svolta.

Il rapporto è pensato proprio per fornire indicazioni agli operatori sanitari coinvolti in ambito assistenziale in merito ai rischi di esposizione professionale, alle misure di prevenzione e protezione disponibili, nonché alle caratteristiche del quadro clinico di COVID-19.

Il report presenta tabelle molto facili da consultare in cui viene riportata a seconda del luogo di lavoro, dei destinatari (operatori o pazienti) e dell’attività che si svolge, la misura di protezione consigliata. Perciò, per esempio, nell’eventualità di dover necessariamente portare un anziano residente sospettato/positivo al COVID-19 in ambulatorio o se si presenta la necessità di chiamare l’ambulanza, il documento segnala le attività a rischio e le misure da mettere in atto.

Indicazioni per l’assistenza domiciliare dei malati di Covid-19

Il Rapporto ISS COVID-19 - n. 1/2020 Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19 (aggiornato al 7 marzo 2020) dà indicazioni sul comportamento da tenere da parte di coloro che forniscono assistenza sanitaria ai malati di Covid-19 in ambiente domiciliare basandosi sulle conoscenze scientifiche attuali e su indicazioni internazionali.
L’isolamento e il monitoraggio domiciliare apportano infatti grandi vantaggi sia alle persone sottoposte a tali misure di contenimento, perché consentono loro di rimanere in un contesto familiare, che al sistema sanitario, perché permette di ridurre il carico e la pressione sulle strutture ospedaliere.

La guida è indirizzata alla gestione dei soggetti affetti da COVID-19 che necessitano l’implementazione di misure precauzionali per evitare la trasmissione del virus ad altre persone e evidenzia in particolare:
  • i compiti dell’operatore di sanità pubblica in caso di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario del malato
  • il comportamento corretto della persona sottoposta ad isolamento domiciliare e come può auto-monitorare la propria salute
  • le pratiche raccomandate per l’assistenza sanitaria delle persone in isolamento da parte di operatori sanitari
  • il sostegno sociale dei soggetti in isolamento al domicilio

Anche la SIMMG ha divulgato un documento schematico Pazienti infetti da SARS-COV-2: indicazioni per assistenza domiciliare in cui dà indicazioni utili per l’assistenza domiciliare e richiama l’attenzione sull’opportunità di fare valutazioni che tengano conto del Risk assessment ovvero della probabilità di complicanze gravi/decesso del paziente con contagio confermato o sospetto di SARS-CoV-2 e dei fattori ambientali.
Nel documento:
  • sono elencate alcune terapie farmacologiche fortemente sconsigliate allo stato attuale delle conoscenze scientifiche
  • viene proposto un utile strumento per l’automonitoraggio del paziente
  • sono presentate per punti le raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare e per chi le assiste.

Covid-19, le raccomandazioni dell'ECDC per le strutture di lungodegenza

Nel documento Infection prevention and control for COVID-19 in healthcare settings (terza versione aggiornata al 31 marzo) l’ECDC prende in esame le misure di prevenzione e controllo delle infezioni, di gestione dei casi sospetti o confermati di COVID-19 nel contesto sanitario, includendo le strutture di lungodegenza.

I gestori di strutture di assistenza di lungodegenza, e quindi anche le RSA dovrebbero implementare alcune indicazioni di base per prevenzione e prendere in considerazione misure aggiuntive se sono presenti casi sospetti o confermati di COVID-19.

Per approfondire:
abbiamo pensato di tradurre la parte del report con le raccomandazioni per le strutture di lungodegenza.






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