Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Nuovo coronavirus, indicazioni e raccomandazioni per gli operatori delle RSA della Toscana: circolari e ordinanze

Data la situazione in continua evoluzione per aiutare le RSA, abbiamo pensato di raccogliere qui le disposizioni di Regione Toscana.

Linee di indirizzo regionali nel periodo di graduale superamento dell’emergenza Covid-19

Riprendono in gran parte l’ultima versione del documento che Valore in RSA, GRC e Regione Toscana hanno prodotto durante i mesi della pandemia, le "linee di indirizzo regionali per la gestione delle strutture residenziali sociosanitarie nel graduale superamento dell’emergenza COVID-19", approvate con la delibera n. 1130/2020.

Le indicazioni contenute in questo documento sono state elaborate per definire linee di indirizzo omogenee su tutto il territorio della Toscana e per garantire un graduale ritorno alla gestione ordinaria delle attività presso le strutture residenziali sociosanitarie, ma allo stesso tempo assicurare l’osservanza delle misure per la prevenzione del contagio da Covid-19.

Per saperne di più:

Riapertura delle strutture semiresidenziali per persone anziane

Dal 1° luglio è prevista la riapertura dei Centri diurni per anziani. Il protocollo operativo della delibera regionale n. 776 del 22 giugno 2020 mette in luce quanto sia importante che la riprogrammazione delle attività diurne scaturisca da una forte sinergia tra i servizi territoriali di zona/SdS e i gestori dei servizi, poiché le realtà locali e l’utenza accolta è molto variegata e necessita di valutazioni e soluzioni personalizzate.

Nel documento vengono definite le indicazioni essenziali ma puntuali su:
  • sanificazione e aerazione degli ambienti,
  • modalità di riapertura (giorni alternati o turni mattutini/pomeridiani),
  • svolgimento del trasporto dal domcilio alla struttura e viceversa,
  • predisposizione degli access-point
  • organizzazione delle attività di animazione e socio-educative.
Inoltre, due paragrafi sono dedicati alle disposizioni del personale e alla loro formazione per la corretta adozione delle precauzioni standard e delle procedure di utilizzo dei DPI.

Riapertura delle visite nelle RSA della Toscana

Con la circolare dell'8 giugno 2020 inviata alle direzioni delle strutture residenziali, la Regione Toscana ha dato indicazione che dal 15 giugno le RSA possono riaprire alle visite dei familiari, ovviamente ancora rispettando regole e precauzioni precise: a tale scopo la Regione ha redatto delle linee di indirizzo per tutte le strutture residenziali sociosanitarie (RSA, RSD, ecc.) per le modalità di accesso dei familiari fino al termine delle misure straordinarie sul Covid-19.

La Regione Toscana, insieme al Centro gestione rischio clinico e all'Agenzia regionale di sanità ha realizzato anche una serie di volantini per fornire alcune indicazioni utili alle strutture sociosanitarie. Consultali e scaricali:

• Regole generali per gli operatori
• Gestione del paziente sospetto o confermato
• Comportamenti per l’accesso nelle strutture socio-sanitarie
• Comportamenti da seguire per i residenti


Presenza medica dedicata in RSA

Con l'ordinanza n. 49 del 3 maggio 2020 si dispone che nelle RSA sarà prevista la presenza di un medico a carico delle Aziende sanitarie territoriali - uno per ogni 300 assistiti – che seguirà gli ospiti in aggiunta al personale della struttura ed al medico curante. Sarà inoltre adottato un diario clinico web-based che permetterà di monitorare al meglio lo stato di salute degli ospiti.


Riaprono i centri diurni per persone con disabilità

Per il progressivo riavvio delle attività di queste strutture semiresidenziali, temporaneamente sospese a causa del coronavirus, la Regione ha definito un apposito protocollo operativo sulla gestione in sicurezza dell’intero percorso di riapertura, e stanziato un contributo economico da 3 milioni di euro. Il documento è stato approvato dalla Giunta nella seduta del 4 maggio, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi.

Il protocollo prevede una serie di disposizioni da rispettare per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori, nella fase di ripresa delle attività sociali e socio-sanitarie. I tre milioni di euro stanziati dalla Regione serviranno a riorganizzare, riqualificare o riprogrammare l’utilizzo del personale là dove fosse necessario per garantire una graduale, efficace e soprattutto sicura, ripresa delle attività. La riapertura di queste strutture avverrà a partire dal 18 maggio e comunque entro il primo giugno, appena i gestori avranno messo in atto tutte le azioni e le indicazioni contenute nel documento.

Il protocollo definisce oltre alla tempistica, relativa alla riapertura delle attività, anche la frequenza dei centri da parte degli utenti, le modalità di trasporto, l’ingresso degli ospiti e la permanenza di operatori e utenti nella struttura, gli screening sierologici, la formazione del personale, la comunicazione e l’assistenza per il coinvolgimento delle famiglie, che avessero necessità di confronto e supporto. Leggi il comunicato stampa di Regione Toscana

Delibera n. 571 del 4 maggio 2020. Protocollo operativo per il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori finalizzato alla riapertura delle strutture semiresidenziali per persone con disabilità, ai sensi dell'art. 8 del DPCM 26 aprile 2020
Allegato A - Protocollo operativo
Allegato B - Tabella Risorse


Percorso Covid in ambito territoriale 

L’ordinanza 34 del 14 aprile 2020 elenca tutti i servizi territoriali attivabili qualora un cittadino abbia contratto la malattia Covid-19 o ne abbia anche solo il sospetto e descrive in dettaglio tutti i percorsi fino alla guarigione. Inoltre descrive come la Regione Toscana si sia organizzata per raccogliere dati attraverso un sistema informativo unico per la gestione dell’emergenza COVID-19.

All’interno di questi percorsi ci sono anche le RSA, ma niente cambia in questo setting nella gestione del residente Covid rispetto alle precedenti ordinanze.


Cure intermedie per i malati positivi delle Rsa e Rsd

Nuove norme e assistenza potenziata per le residenze per anziani e per disabili, dove nelle ultime settimane sono cresciuti i contagiati: queste in breve le disposizioni dell'ordinanza n. 28 del 7 aprile.

I pazienti positivi delle residenze per anziani o per disabili riceveranno un’assistenza da cure intermedie in strutture appositamente dedicate con infermieri, medici e strumentazione adeguata o potranno restare nelle case di riposo dove già si trovano, se è possibile una separazione tra pazienti Covid-19 e non. Il tutto a carico del sistema sanitario regionale.

Sebbene la necessità sia quella di isolare i casi positivi, si precisa nella nuova ordinanza che anche asintomatici e paucisintomatici, ovvero per chi sta bene e non ha i sintomi tipici della malattia, potranno essere accolti nelle RSA Covid-19.

L’ordinanza affronta infine anche il problema del personale. Se medici, operatori e infermieri delle Asl non fossero sufficienti per la gestione sanitaria degli ospiti positivi, le aziende sanitarie sono autorizzate ad assunzioni con procedura d’urgenza, utilizzando le graduatorie Estar e facendo anche ricorso a contratti tempo indeterminato.


Test sierologici rapidi agli operatori e ospiti delle strutture socio-sanitarie

Test sierologici rapidi a chi appartiene alle categorie con maggior rischio espositivo è quanto emerge nell'ordinanza n. 23 del 3 aprile 2020.

Tra i gruppi su cui saranno eseguiti i test sierologici rapidi nell'ambito della sanità pubblica, sono cempresi anche operatori e ospiti delle strutture socio-sanitarie e di accoglienza, con particolare riferimento alle RSA (Residenze sanitarie assistite)e RSD (Residenze sanitarie disabili). 

Nell'ordinanza si precisa anche che il test sierologico rapido da solo non ha valenza diagnostica; a seguito di esito positivo o dubbio del test, si dovrà procedere al test diagnostico molecolare (tampone orofaringeo). Inoltre si prevede che, qualora il test sierologico rapido dia esito positivo o dubbio, nel tempo intercorrente fra l’effettuazione del test e l’esame diagnostico molecolare (tampone orofaringeo), siano adottate le stesse misure di igiene e prevenzione, organizzative e sanitarie, già previsti per gli esiti positivi a seguito di esami di diagnostica molecolare.

Per approfondire l'argomento, leggi: Test sierologici rapidi per il coronavirus… precauzioni d’uso sul sito di ARS Toscana


Come gestire i rifiuti nelle strutture socio-sanitarie residenziali con casi
di Covid-19

L'ordinanza n. 22 del 1 aprile 2020, appena firmata dal presidente Enrico Rossi, prevede un servizio dedicato per i rifiuti che provengono da strutture socio-sanitarie residenziali della Toscana dove siano presenti cittadini risultati positivi alla Covid-19 in quarantena obbligatoria.

L’Azienda USL segnala la struttura socio-sanitaria residenziale con casi positivi in quarantena obbligatoria al Comune interessato, che provvede a dare comunicazione al Gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

I rifiuti urbani prodotti dalla RSA sono raccolti e conferiti non differenziati, in idonei contenitori chiusi forniti dal gestore, dedicati e opportunamente dimensionati in base alle necessità della struttura. I  contenitori saranno collocati in aree idonee di pertinenza della struttura opportunamente individuate in accordo con il gestore. Laddove non siano presenti idonee aree di pertinenza della struttura il gestore, in accordo con il Comune, valuterà collocazioni alternative.

Il gestore provvede alla consegna alla struttura delle indicazioni per il confezionamento e di eventuali KIT di confezionamento. I rifiuti raccolti saranno classificati come rifiuti urbani indifferenziati e dovranno essere gestiti dal gestore separatamente dagli altri rifiuti urbani. Il gestore provvede, almeno una volta alla settimana, ad eseguire la raccolta e comunque in base alle necessità valutate con la struttura socio-sanitaria residenziale.

I rifiuti saranno trasportati e conferiti direttamente per essere sottoposti a immediata termovalorizzazione senza alcun trattamento preliminare.


Casi di coronavirus in Rsa, Rsd o altra struttura socio-sanitaria

Le disposizioni dell'ordinanza n. 21 del 29 marzo 2020


Caso positivo di Covid-19

Se positivo, se sintomatico e con condizione clinica instabile, sarà preso in carico dal SSR.

Caso positivo paucisintomatico

Potrà essere mantenuto in isolamento all'interno della stessa struttura, se possibile, oppure collocato in una struttura socio-sanitaria appositamente dedicata, con livelli di assistenza infermieristica H24, supporto giornaliero di personale medico e garanzia di supporto di ossigeno, se necessario.

Struttura NON organizzata in moduli

Se la struttura non ha un'organizzazione in moduli (che permettono la separazione per aree e percorsi Covid e non Covid) sarà sottoposta a quarantena, con attivazione di sorveglianza sanitaria in collaborazione con la Asl territorialmente competente.

Personale della struttura a seguito di contatto stretto con malato infetto

Continuerà a svolgere l'attività lavorativa, a meno che non sopraggiunga sintomatologia respiratoria o esito postivo per Covid-19.
Se non insorge sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19, a conclusione dell'attività lavorativa giornaliera il personale potrà: rientrare al proprio domicilio (evitando contatti con altre persone); pernottare nella stessa struttura di lavoro, se possibile; alloggiare nelle strutture alberghiere allestite dalle Asl.

Strutture socio-sanitarie per cure intermedie

Dedicate all'accoglienza di ospiti Covid positivi, queste strutture sono istituite e attivate dai gestori in collaborazione con la Asl territorialmente competente o dalla Asl territorialmente competente per le strutture a gestione propria.

Test diagnostici (tampone orofaringeo)

Se nella struttura si verifica un caso confermato di Covid-19 (operatore e/o ospite), test diagnostici per la verifica della positività a SARS-CoV-2 devono essere effettuati su tutti gli operatori e/o ospiti.

Accesso dei medici di medicina generale nella struttura

Fermo restando, se reputato necessario, l’accesso dei componenti dell’Usca (Unità speciale di continuità assistenziale), nella struttura dovrà accedere un unico Mmg per tutti gli ospiti di riferimento e per tutte le necessità clinico assistenziali.

Le circolari di Regione Toscana

Per ridurre al minimo i rischi di diffusione del contagio da Covid-19, la Regione Toscana ha inviato a tutte le RSA alcune raccomandazioni e indicazioni, tenuto conto anche delle richieste di chiarimento e informazione pervenute agli uffici regionali. Le disposizioni riguardano:
- Ingresso di visitatori o familiari nelle RSA (non consentito)
- Isolamento degli ospiti, quarantena del personale, previsione di camere per l’isolamento
- Sostituzione di personale e utilizzo di un numero inferiore di operatori
- Nuovi accessi in struttura: verifica dei sintomi, certificato del medico di famiglia
- Gestione di ospiti oppure di pazienti in dimissione dall'ospedale o isolamento domiciliare affetti da coronavirus
- Dispositivi di protezione individuale
- Assistenza domiciliare

Sospensione delle attività dei centri diurni

L'ultima circolare del 14 aprile, a seguito dell'emanazione del Dpcm del 10 aprile,  proroga la chiusura dei centri diurni fino al 3 maggio. 

Dopo un confronto con i gestori delle strutture e le rappresentanze sindacali dei lavoratori, l'ordinanza n. 12 del 15 marzo 2020 dispone la sospensione da lunedì 16 marzo delle attività dei centri diurni per rafforzare ulteriormente le misure di sorveglianza sanitaria per contenere e mitigare l’espansione della malattia infettiva, soprattutto per la popolazione più fragile ed esposta al rischio di contagio, come anziani e disabili. Nei casi ritenuti necessari dai servizi competenti, l’assistenza sarà comunque garantita sulla base di singoli piani assistenziali personalizzati in raccordo con i servizi territoriali aziendali di riferimento (le Asl) presso il domicilio degli assistiti o eventualmente attraverso la predisposizione di piani residenziali temporanei. Le eventuali attività assistenziali necessarie verranno rimborsate da parte delle Asl utilizzando le risorse destinati alle convenzioni in essere con i centri diurni.

Non è consentito l'ingresso di visitatori o familiari nelle RSA

In seguito al Dpcm del 9 marzo 2020 inerente le misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi dell'infezione Covid-19, vi sono nuove disposizioni per l'accesso alle strutture. Salvo necessità e/o situazioni particolari, la cui valutazione è rimessa alle direzioni delle strutture residenziali sociosanitarie, non è consentito l’accesso dei familiari fino al termine delle misure straordinarie sul Covid-19.

Isolamento degli ospiti, quarantena del personale, previsione di camere per l’isolamento

L'ultima circolare del 13 marzo Emergenza epidemiologica CoViD.19: ulteriori indicazioni per i servizi territoriali sociosanitari in attuazione del DPCM 9 marzo 2020 contiene una precisazione:
Al verificarsi di casi di Covid-19 in RSA, il gestore è tenuto a seguire la procedura di prassi per l’isolamento funzionale dell’ospite, ma non applica la misura della quarantena agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali. Essi vengono sottoposti a sorveglianza e sospendono l’attività solo in caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per CoviD-19.

Si consiglia i gestori di lasciare alcuni posti liberi in RSA allo scopo di riuscire ad allestire camere singole per l’isolamento. Se le Aziende sanitarie sono in grado, possono essere allestite RSA da dedicare alla cura di persone colpite da Covid-19.

Sostituzione di personale e utilizzo di un numero inferiore di operatori

Nel caso in cui le strutture residenziali debbano procedere alla sostituzione di personale assente a vario titolo a causa del CoViD-19 al fine di superare le difficoltà a reperire personale con la qualifica di OSS, evidenziate dai servizi e dai gestori delle RSA, in deroga a quanto previsto dal DPR 9 gennaio 2018 n. 2/R , e fino al termine delle misure straordinarie sul Covid-19, si prevede la possibilità di utilizzare un numero inferiore di OSS, aumentando il numero di Adb, garantendo comunque la presenza di un adeguato numero di OSS in affiancamento a tali figure. Si invitano le Commissioni di vigilanza a tenere conto di tale disposizione.

Nuovi accessi in struttura: verifica dei sintomi, certificato del medico di famiglia

Eventuali nuovi accessi in RSA non possono essere limitati, se non per consentire una riduzione nel numero degli ospiti (vedi punto precedente). Per i nuovi accessi deve essere attivata all’ingresso la procedura di controllo (hai febbre, hai sintomi, provieni da zone a rischio) comprovata da autocertificazione dell’ospite o del familiare o dell’Amministratore di sostegno, in aggiunta al certificato richiesto al MMG sullo stato di salute del paziente. Gli ambiti territoriali possono, se ritenuto opportuno, sospendere l’inserimento di temporanei programmati.

Gestione di ospiti oppure di pazienti in dimissione dall'ospedale o isolamento domiciliare affetti da coronavirus

Prevedere un’adeguata organizzazione per rispondere a dimissioni ospedaliere di persone affette da Coronavirus, persone ospiti delle RSA alle quali venga riscontrata positività a Covid-19 e a persone che debbano sottoporsi a isolamento domiciliare e che non abbiano le necessarie garanzie al proprio domicilio.

Dispositivi di protezione individuale: i gestori possono acquistare mascherine dalle Asl

I gestori privati delle strutture residenziali (RSA, RSD ecc.) possono acquistare, a loro spese, mascherine e altro materiale sanitario nella disponibilità della Azienda U.S.L. territorialmente competente, purché l’Azienda abbia sufficiente materiale per il proprio fabbisogno. I gestori interessati sono invitati a contattare direttamente le Aziende USL per verificare tale disponibilità.
L'allegato A dell'ordinanza n. 18 del 25 marzo 2020 dispone i criteri per la distribuzione delle mascherine protettive.

Assistenza domiciliare

Essendo un livello essenziale di assistenza, l'assistenza domiciliare deve essere garantita, con priorità ai pazienti più gravi e ai casi valutati urgenti e indifferibili. Alla luce delle mutate condizioni sociali (possibile presenza al domicilio di familiari) si suggerisce una rivalutazione urgente dei piani di assistenza personalizzati da parte delle équipe competenti allo scopo di razionalizzare al meglio le risorse di personale da impegnare. Si raccomanda comunque di procedere a triage telefonico preventivo e di rispettare le misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1 del DPCM 8 marzo 2020.



CIRCOLARI e ORDINANZE:
  • Delibera n.776 del 22 giugno 2020. Protocollo operativo per il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori finalizzato alla riapertura delle strutture semiresidenziali per persone anziane, estendendo l'ambito di applicazione dell'art. 8 del DPCM 26 aprile 2020.
  • Ordinanza n. 49 del 3 maggio 2020 Ulteriori misure, ai sensi dell§articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in tema di misure per la gestione dell§emergenza sanitaria legata alla diffusione della pandemia da COVID-19. Disposizioni in merito alle prestazioni sanitarie e alle attività delle strutture semiresidenziali (centri diurni), per persone con disabilità.
  • Delibera n. 571 del 4 maggio 2020. Protocollo operativo per il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori finalizzato alla riapertura delle strutture semiresidenziali per persone con disabilità, ai sensi dell'art. 8 del DPCM 26 aprile 2020
    Allegato A - Protocollo operativo
    Allegato B - Tabella Risorse
  • Ordinanza n. 49 del 3 maggio 2020.Ulteriori misure, ai sensi dell§articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in tema di misure per la gestione dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione della pandemia da COVID-19. Disposizioni in merito alle prestazioni sanitarie e alle attività delle strutture semiresidenziali (centri diurni), per persone con disabilità
  • Ordinanza n. 34 del 14 aprile. Linee di indirizzo per la gestione del percorso COVID-19 in ambito territoriale. Ordinanza ai sensi dell'art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica
    Allegato 1 - Allegato A
  • Ordinanza n. 28 del 7 aprile. Misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19 in materia di igiene e sanità pubblica per le RSA, RSD o le altra struttura socio-sanitaria
  • Ordinanza n. 23 del 3 aprile 2020.Indirizzi e raccomandazioni per la esecuzione dei test sierologici rapidi, in relazione alla emergenza pandemica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell'art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica
  • Ordinanza n. 22 del 1 aprile 2020. Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenzia epidemiologica da COVID-19 - Ordinanza ai sensi dell'art. 191 del D.lgs. 152/2006 in materia di gestione dei rifiuti per le strutture socio-sanitarie territoriali
    Allegato 1
  • Ordinanza n. 21 del 29 marzo 2020. Misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19 nell'ambito delle Residenze Sanitarie Assistite (RSA) e Residenze Sanitarie Disabili (RSD) e altre strutture socio-sanitarie. Ordinanza ai sensi dell'art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica.
  • Ordinanza n. 12 del 15 marzo Misure straordinarie  inerenti  i  centri  diurni per anziani e disabili e la definizione di linee guida di indirizzo per il percorso  diagnostico  terapeutico  dei pazienti  affetti  da  COVID-19, al fine di contrastare e contenere sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19. Ordinanza ai sensi dell’art.32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica

 


Materiale informativo con le raccomandazioni per operatori, residenti e visitatori

Il Centro regionale gestione rischio clinico e sicurezza del paziente, in collaborazione con la Regione Toscana e l'Agenzia regionale di sanità, ha prodotto il seguente materiale informativo per gli operatori, relativo a regole di comportamento per la protezione e la prevenzione, buone pratiche e raccomandazioni.

• Regole generali per gli operatori
• Gestione del paziente sospetto o confermato
• Comportamenti per l’accesso nelle strutture socio-sanitarie
• Comportamenti da seguire per i residenti
Gestione del paziente sospetto o confermato per gli operatori delle strutture sociosanitarie
•  Le procedure di vestizione e svestizione