Lo status quo delle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie in Italia a fine 2020: i dati Istat

30/11/2022
Al 31 dicembre 2020 sono 12.630 i presidi residenziali attivi in Italia, con un’offerta di circa 412mila posti letto, sette ogni 1.000 persone residenti. Il 75% delle strutture sono gestite da organismi di natura privata.

Il quadro è offerto da Istat all'interno del Rapporto Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie al 31 dicembre 2020.

L’Istat conduce annualmente un’indagine, via web attraverso un questionario elettronico, che rileva tutte le strutture pubbliche o private che erogano servizi residenziali (ospitalità assistita con pernottamento) di tipo socio-assistenziale e/o socio-sanitario.

L’offerta è maggiore nel Nord-est, con 9,9 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre nel Sud del Paese supera di poco i 3 posti, con appena il 10% dei posti letto complessivi.

Gli ospiti nelle strutture residenziali ammontano complessivamente a 342.361, ultrasessantacinquenni in tre casi su quattro. Gli ospiti totali a fine 2020 sono diminuiti del 10% rispetto all’anno precedente. Principalmente questo calo riguarda le strutture socio-sanitarie che accolgono gli anziani.

Più di 343mila i lavoratori impiegati in queste attività, ai quali vanno aggiunti oltre 35mila volontari. Il personale sanitario rappresenta più della metà della forza lavoro impegnata all’interno delle strutture residenziali e si concentra in tre qualifiche professionali:

• oltre 118mila assistenti socio-sanitari (34,4% del totale del personale retribuito)
• addetti all’assistenza alla persona (38.827, pari all’11,3%)
• professioni sanitarie infermieristiche (39.107; 11,4%).

Oltre al Rapporto dove sono riportati i dati a livello nazionale, è interessante confrontarsi con altre realtà regionali (vedi i dati all'interno delle Tavole Presidi 2020, file excel da scaricare).