Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

HALT-4, i risultati italiani dello studio pilota europeo su infezioni e uso di antibiotici

30/03/2023
In preparazione dello studio HALT-4 - quarto studio di prevalenza puntuale (PPS) sulle infezioni correlate all'assistenza (ICA) e sull’uso di antimicrobici nelle strutture europee di assistenza a lungo termine (LTCF) - programmato per l’estate 2023, sono stati pubblicati i risultati del progetto pilota italiano.
 
Il pilota, guidato dall’Università di Torino con il supporto dell’ISS e del Ministero della salute, è stato condotto nel periodo maggio-luglio 2022. Hanno aderito e partecipato 7 regioni (Emilia-Romagna, Liguria, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto) per un totale di: 15 strutture LTCF coinvolte (3 strutture pubbliche, 4 private no-profit e 8 private for profit) e 1.025 anziani residenti risultati eleggibili ed inclusi nello studio.
 
Gli obiettivi specifici dello studio pilota sono stati:
  • valutare la fattibilità della sorveglianza
  • valutare l’appropriatezza degli strumenti proposti: protocollo, definizioni, piattaforma per la raccolta dati
  • valutare il fabbisogno in termini di competenze necessarie
  • stimare il carico di lavoro necessario. 
L’analisi del campione raccolto ha riscontrato che la maggior parte degli italiani residenti in RSA era donna e presentava un’età superiore a 85 anni. Il carico assistenziale è risultato elevato: circa l’80% di tutti i residenti presentava incontinenza per urina e/o feci, il 71% era disorientato (nel tempo e/o nello spazio) e il 76% soffriva di una mobilità ridotta (sedia a rotelle o costretto a letto).
Importante il dato sulla prevalenza delle ICA, seppur non significativo visto il basso numero di strutture coinvolte, che è risultato ridotto (2,9%) rispetto ai valori evidenziati nello studio precedente HALT-3 in Italia (3,9%). 

halt3 halt4 pilota
Immagine estratta da pagina 8 del report.
 
L’ultimo studio completo, HALT-3, risale al biennio 2016-17, anche se di fatto solo recentemente l’ECDC ha pubblicato un estensivo a riguardo di questo report. Lo studio ha coinvolto 24 paesi europei, e sono stati analizzate 2.232 LTCF e 117.138 residenti. Le case di cura e LTCF miste hanno rappresentato l'80,5% di tutte le strutture partecipanti. 

Le caratteristiche della popolazione che vi abitava era pressoché la stessa di quella dichiarata nel pilota HALT-4: donna con più di 85 anni e un carico assistenziale elevato. Il 69% presentava incontinenza per urina e/o feci, il 59% era disorientato (nel tempo e/o nello spazio) e il 49% soffriva di una mobilità ridotta (sedia a rotelle o costretto a letto).
In media, le strutture partecipanti dichiaravano 43 posti letto, con l’80% di camere singole mentre il 46% erano camere a letto singolo con bagni individuali.

Quasi tutte (94%) le strutture dichiaravano di avere un protocollo scritto di igiene delle mani; la disinfezione delle mani con soluzione alcolica era stato il metodo di igiene delle mani più riportato nella rilevazione (70%) con un consumo di gel pari a 4,3 litri per 1 000 giorni residenti (media: 32,7 litri/1 000 giorni residenti).

Il 28,5% delle strutture dichiarava di non disporre di alcun elemento di stewardship antimicrobica. Per quanto riguarda la sorveglianza dei microrganismi resistenti agli antimicrobici, questa era risultata più frequente (41,5%), rispetto ad altri tipi di sorveglianze (sorveglianza delle ICA 35,5% e controllo del consumo di antimicrobici 31,0%).

La prevalenza grezza di residenti con almeno una ICA era stata del 3,7%. La maggior parte delle ICA segnalate (3858) erano associate alla struttura (84,7%), solo il 7,5% e l'1,4% erano associate rispettivamente ad un ospedale o ad un’altra LTCF. 
Le ICA più frequentemente riportate erano infezioni del tratto respiratorio (RTI, 34,8%), infezioni del tratto urinario (UTI, 32,5%) e infezioni della pelle (21,2%, di cui l'80,8% erano cellulite/infezioni dei tessuti molli/ferite). Più della metà delle infezioni del tratto urinario (56,1%) erano UTI "probabili", ovvero casi in cui l’ospite aveva segni/sintomi sufficienti per far sospettare una UTI, ma non era presente conferma microbiologica.

In attesa delle “convocazioni” per lo studio HALT-4 vero e proprio, del quale daremo notizia anche qui sul sito, ringraziamo le 2 RSA toscane che si sono rese disponibili a partecipare alla fase pilota, rappresentando la nostra regione.


Per saperne di più sullo studio e sul progetto Halt:


Per maggiori dettagli sui report dello studio HALT:


Per maggiori informazioni sulle ICA: