Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Il progetto “Obiettivo ricordo: metto a fuoco la vita”, un’esperienza laboratoriale per migliorare la qualità dei servizi offerti in RSA

16/03/2023
Durante l’attività professionale del Dipartimento del servizio sociale della USL Toscana Centro, nell’ambito della gestione delle strutture residenziali che accolgono persone anziane e disabili, abbiamo maturato alcune riflessioni e considerazioni che ci hanno fatto soffermare sull’importanza di curare costantemente la vita quotidiana nelle residenze per favorire la migliore qualità possibile di vita di ogni persona indipendentemente dal suo livello di capacità e autonomia e dalle sue risorse.

Secondo noi, prendersi cura significa andare oltre il soddisfacimento dei bisogni primari, dimostra soprattutto che chi si prende cura degli ospiti deve far sì che le persone si prendano cura di sé stessi. La relazione d’aiuto che si instaura fra la persona e l’operatore può essere lo strumento di lavoro per promuovere qualità.

Tali consapevolezze ci hanno portato ad interrogarci sul “come fare” per creare contesti dove anziani, familiari e personale potessero conoscersi meglio, riflettere insieme sull'operatività quotidiana, ed infine, individuare criticità e al tempo stesso, collaborare per intraprendere possibili azioni di cambiamento/miglioramento.

Il pensiero che ci ha guidato è stato quello dell’organizzazione di un “percorso esperienziale e laboratoriale” per modificare/trasformare, nei diversi soggetti partecipanti, idee, atteggiamenti stereotipi... con ricadute in termini professionali, relazionali, e operativi.

Parallelamente, abbiamo condiviso l'idea che sviluppare qualità significa creare condizioni e situazioni che possano favorire il benessere organizzativo. Il progetto di miglioramento della qualità che è stato elaborato, fu pensato per essere realizzato nelle strutture di proprietà della USL Toscana centro, attraverso un percorso condiviso con i gestori, gli anziani, gli operatori, ed i familiari delle singole residenze.

Ad oggi il progetto è stato completato in due strutture: la RSA e Centro Diurno Alzheimer Le civette di Firenze che, al momento della realizzazione era in gestione alla Cooperativa Elleuno di Casale Monferrato, e la RSA e Centro Diurno Le Lame di Agliana all’epoca in gestione al Consorzio Astir.

Arrestatosi per cause di forza maggiore (pandemia da Covid-19), il progetto è attualmente in realizzazione all’interno di un’altra struttura di proprietà della USL Toscana Centro, la RSA Villa Ersilia situata a Marradi.

L'adesione al progetto, sia degli anziani sia del personale, è stata buona così come il gradimento rilevato dalle interviste e con feedback spontanei; i metodi e le tecniche utilizzate hanno creato compliance all’interno dei gruppi lavoro, i racconti di vita degli anziani hanno promosso la conoscenza e la relazione fra i partecipanti, consentendo feedback di riflessività nei diversi attori.

La valutazione dell'esperienza realizzata all’interno delle due strutture è stata molto positiva e andrebbe estesa e promossa nuovamente.

Vogliamo, infatti, considerare questo nostro lavoro, come un work in progress, un progetto pilota che vogliamo estendere ad altre strutture per anziani e sviluppare anche nelle residenze e centri diurni per disabili.

Obiettivo ricordo: metto a fuoco la vita, i laboratori effettuati e i risultati ottenuti

Il video del Progetto è stato presentato alla III Conferenza Italiana sulla Ricerca di Servizio Sociale (vai a pagina 238).

Il progetto si è svolto in tre step mediante alcuni laboratori e utilizzando le seguenti tecniche:
  1. intervista biografica narrativa (R. Atkinson) e fotografia terapeutica (phototherapy techniques di J. Waiser)
  2. scrittura creativa (metodo Caviardage® di T. Festa) adattata alle disabilità degli ospiti e associata al foto-collage
  3. photovoice di C. Wange.
Gli obiettivi che il team si è prefisso di raggiungere:
  • accrescere la conoscenza degli ospiti
  • accrescere la conoscenza reciproca tra operatori e ospiti attraverso il miglioramento della comunicazione mediato dalle immagini
  • creare le condizioni per stimolare processi di rimodulazione organizzativa
  • favorire buone pratiche per rispondere ai bisogni degli ospiti dando “voce” ai loro pensieri, desideri ed opinioni sull’organizzazione delle residenze che li ospitano
  • coinvolgere gli operatori nei laboratori per “dare voce” alle emozioni che rimangono inespresse durante il lavoro e che potrebbero, a lungo andare, produrre stress lavoro-correlato.
Per gli anziani il progetto ha avuto un ruolo attivante e stimolante sia a livello sensoriale che cognitivo e attraverso la creatività e ha permesso loro di esprimere pensieri ed emozioni. È stato, inoltre, occasione per gli operatori per riflettere sulle loro emozioni e sulle loro modalità operative permettendo, infine, la rimodulazione organizzativa. Inoltre, per i residenti ri-vedersi in un video mentre svolgono attività che per loro sono state importanti è stato molto emozionante e suggestivo.


Per sapere in cosa consiste il progetto, guarda il video e ascolta il racconto delle organizzatrici

(clicca sull'immagine)

obiettivo ricordo metto fuoco vita


Per saperne di più:

leggi l'articolo Small gains per la gestione del rischio di malnutrizione e il miglioramento della qualità di vita delle persone anziane: un laboratorio di fotografia sociale in RSA su I luoghi della cura rivista online.


Per ulteriori informazioni sul progetto
: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Articolo a cura di:

Beatrice Rovai, Rossella Boldrini, Anna Guidotti (Dipartimento Servizio Sociale, Azienda USL Toscana Centro)