7-8 ottobre 2021 webinar: RSA, COVID-19 non ha inventato niente? Online risultati, slide e video
RSA: COVID-19 non ha inventato niente?- Sessione 1: Il passato e il presente
- Sessione 2: Il futuro
Scopo dell’evento è stato quello di fare punto sul valore delle RSA di ieri e di oggi per capire come possiamo immaginarci la residenzialità dei prossimi anni.
La pandemia, al pari di quello che hanno fatto tutti gli eventi critici di portata globale della storia, sta lasciando dietro di sé una società trasformata.
La capacità evolutiva delle organizzazioni su cui poggiano i servizi alla persona dovrà svilupparsi in modelli di assistenza, principi etici, stili manageriali e strutture fisiche differenti.
Prima sessione: le RSA tra passato e presente
Durante il primo pomeriggio, dedicato al passato e al presente, abbiamo analizzato l’andamento della pandemia in Italia e in Toscana e parlato anche degli effetti indiretti che ha provocato la pandemia, ovvero minore ospedalizzazione, ma anche minor accesso ai servizi territoriali.E’ stato fatto un focus sulle demenze, si sono susseguite testimonianze dirette su chi ha vissuto la tragedia della Covid-19 all’interno di una RSA e anche all’interno di un team di specialisti, che dal territorio e dall’ospedale si sono riorganizzati, rimboccandosi le maniche per affiancare le RSA nella gestione e nell’assistenza agli anziani.
I limiti, già presenti ma a cui ci ha messo di fronte la COVID-19, riguardano:
- la carenza di personale e spesso anche di competenze specifiche che riguardano questo setting
- la carenza di comunicazione tra operatori e tra setting di cura diversi: ospedale-terrirorio-MMG-RSA
- la scarsità di informazioni su ciò che accadeva nelle RSA perché non esiste un flusso informativo come per gli ospedali. Di conseguenza la necessità di recuperare velocemente informazioni per governare la situazione dal livello zonale fino al nazionale.
- la strutturazione di una rete territoriale intorno alle RSA che le ha fatte sentire finalmente parte di un sistema e, quando necessario, si è sostituita agli operatori malati delle RSA
- una buona pianificazione condivisa delle cure
- una buona relazione con i familiari.
Seconda sessione: le RSA verso il futuro
Durante il secondo pomeriggio, dedicato al futuro, si sono susseguite riflessioni su ciò che significa vulnerabilità e su come esigere uguaglianza, su come rivalutare i professionisti che lavorano nelle RSA e su come stabilire una diversa modalità di relazione con l’anziano. E’ necessario ripartire dalla costruzione di reti di professionisti, comunità di pratiche e da tanta formazione, per instillare una cultura basata sulla sicurezza.
Qualunque cambiamento all’interno dell’organizzazione RSA dobbiamo pensarlo 360 gradi: nel tempo e nello spazio fisico, a livello relazionale, assistenziale e gestionale altrimenti fallirà.
In apertura del webinar una lettura magistrale del professor Spinsanti ci ha portato a riflettere sul grande tema della “sfiducia nella scienza” e in particolar modo nel mondo della sanità e di come sia necessario oggi inventarci una diversa fiducia, non solo formando diversamente i professionisti, ma anche i cittadini.
Mentre il professor Vecchiato ha chiuso, altrettanto magistralmente l’evento, con una panoramica del PNRR e un accenno alle difficoltà di accesso alle cure domiciliari, la cui persistenza condiziona infatti le innovazioni possibili nella residenzialità.
Insomma è necessario rielaborare per non subire! La crisi ci sta dicendo che "il momento è ora, il posto è qui".
Le presentazioni delle due sessioni
7 ottobre - Prima sessione:
- Il valore delle RSA: pregi e difetti del sistema prima e durante la pandemia/1, Carmine Di Palma
- Il valore delle RSA: pregi e difetti del sistema prima e durante la pandemia/2, Cristina Banchi
- La pandemia in RSA italiane dalla seconda ondata ai primi effetti del vaccino, Graziano Onder
- Come abbiamo curato i residenti delle RSA toscane nel primo anno della pandemia, Giuditta Scardina, Francesca Collini
- L’impatto del nuovo coronavirus sulle persone con demenza e sui caregiver nei diversi setting assistenziali, Nicola Vanacore
- L’organizzazione delle RSA COVID-19, Gianluca Galeotti
8 ottobre - Seconda sessione:
- Riflessione etico-giuridica nella prospettiva dei diritti fondamentali, Carlo Petrini
- Coltivare visioni diverse in una prospettiva di qualità di vita, Massimo Giordani
- Lavorare in RSA tra vaccinazione, mobilità e formazione degli operatori: parte 1 e parte 2, Guglielmo Bonaccorsi
- Rischi e opportunità, quello che conta è ciò che accade dopo. Far crescere la cultura della sicurezza del paziente nelle RSA, Elena Beleffi, Roberto Monaco
- Come trasformare la comunicazione con i residenti e i familiari, Emanuele Baroni, Francesca Ierardi
- Progettare una RSA dopo l’esperienza della pandemia: bilanciare aspetti sanitari e qualità della vita, Claudia Romero
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Per ulteriori informazioni:
Segreteria organizzativa:
Jessica Fissi - Lucia Paone (ARS Toscana)
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055 4624325
347 8888418