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novità dal network delle RSA toscane

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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Demenza e declino cognitivo: ci sono fattori di rischio modificabili per prevenirne o ridurne l’insorgenza? Dall’OMS una nuova linea guida

La demenza è un problema globale di salute pubblica in rapida crescita. Nel mondo, circa 50 milioni di persone ne soffrono, di cui il 60% vivono in paesi a basso-medio reddito. Inoltre, ogni anno ci sono quasi 10 milioni di nuovi casi. Il numero totale di persone con demenza raggiungerà gli 82 milioni nel 2030 e 152 milioni nel 2050. Questo comporta conseguentemente un aumento dei costi e la perdita di produttività per interi paesi, governi, comunità, famiglie. Nel 2015, il costo sociale globale è stato stimato in USA attorno agli 820 miliardi di dollari, equivalente all'1,1% del prodotto interno lordo globale (PIL).

Sebbene l'età sia il più forte fattore di rischio noto per sviluppare il declino cognitivo, la demenza non è una conseguenza naturale o inevitabile dell'invecchiamento.
Recenti studi hanno dimostrato che c’è una relazione tra lo sviluppo di deficit cognitivo e demenza ed è determinata dallo stile di vita che si conduce (e si è condotto), come l’inattività fisica, il fumo, l’alimentazione e l’abuso di alcol. Inoltre, alcune condizioni mediche sono associate a un aumento del rischio, incluse l’ipertensione, il diabete, l’ipercolesterolemia, l’obesità e la depressione.
Altri fattori, potenzialmente modificabili che incidono sull’aumento del rischio, sono l'isolamento sociale e l'inattività cognitiva.

L'esistenza di fattori di rischio potenzialmente modificabili significa che fare prevenzione è fondamentale ed è importante anche come intervento chiave per ritardare o rallentare la malattia.

Nel maggio 2017, la Settima Assemblea mondiale della sanità ha approvato il Piano d'azione globale sulla salute pubblica in risposta alla demenza 2017-2025 (OMS, 2017a). Il piano d'azione comprende sette aree di azione strategica e la riduzione del rischio di demenza è una di queste. L’assemblea ha dunque invitato il Segretariato dell’OMS a rafforzare, condividere e diffondere evidenze scientifiche a sostegno degli interventi politici per ridurre i fattori di rischio potenzialmente modificabili che incidono sull’insorgenza della demenza.

L’OMS ha recepito questo monito e ha prodotto una linea guida per la riduzione del rischio del declino cognitivo e la demenza.
I due obiettivi principali che ha perseguito l’OMS sono stati:
  • fornire raccomandazioni evidence based sullo stile di vita da mantenere e interventi per ritardare o prevenire il declino cognitivo e la demenza nella popolazione generale
  • fornire raccomandazioni evidence based sulla gestione di specifici aspetti fisici e mentali, condizioni di salute per ritardare o prevenire il declino cognitivo e demenza
Troverete un’ottima sintesi delle raccomandazioni a inizio documento che aiuta a chiarire subito quali sono i punti nodali da monitorare per predisporre un efficace intervento di prevenzione.


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