Barriere interne o esterne ostacolano le visite dei familiari in RSA generando ansia e depressione nei residenti
Le famiglie sono parte integrante nell'aiutare i residenti delle RSA a mantenere i sentimenti di inclusione sociale e un senso di appartenenza generale, riducendo così le conseguenze dell'esclusione sociale. Spesso, però, possono presentarsi difficoltà nel fare mantenere agli ospiti un contatto frequente faccia a faccia con i propri familiari, e questo può contribuire a generare ansia e depressione, aspetti che hanno un impatto anche sul deterioramento cognitivo, sulla disabilità fisica e il benessere dell’anziano.Miller ha condotto una revisione sistematica di letteratura Investigating Barriers to Family Visitation of Nursing Home Residents per identificare e analizzare gli elementi che più frequentemente vengono riportati come barriere delle visite dei familiari agli ospiti delle RSA.
La revisione è stata condotta secondo il metodo PRISMA, ricercando i lavori in 11 diversi database.
Dopo il processo di selezione sono stati inclusi nella revisione 15 articoli. Dalla lettura, analisi e sintesi dei lavori emergono due categorie di barriere alla visita: quelle interne e quelle esterne.
Tra le barriere interne ritroviamo:
- quelle legate ai sentimenti che sviluppano i parenti (senso di colpa, depressione, sensazione di disagio nell’entrare all’interno della RSA)
- quelle di salute dei familiari stessi o degli ospiti delle RSA (problemi di salute del caregiver familiare sono tra i motivi più frequenti dell’istituzionalizzazione dell’anziano)
- i problemi nella relazione tra lo staff della RSA e i familiari degli ospiti.
- gli ostacoli finanziari, ovvero le difficoltà dei familiari di ritagliarsi il tempo necessario dal lavoro per dedicarlo alla visita
- problemi di tempo, legati alla distanza della RSA rispetto ai luoghi di vita e di lavoro dei familiari
- problemi nel reperire un mezzo di trasporto per recarsi alla struttura
- altri aspetti, meno frequentemente descritti e per questo raggruppati in una categoria aspecifica, quali le condizioni atmosferiche, quelle demografiche dei familiari, le caratteristiche delle relazioni tra l’anziano e i suoi familiari e tra o familiari stessi.
Inoltre, gli autori suggeriscono che in futuro sarebbe meglio condurre studi interdisciplinari nei quali coinvolgere tutti gli stakeholder,che possono avere un ruolo nel determinare i “last mile issues”, ovvero ad esempio coloro che si occupano di aspetti urbanistici e di regolamentazione dei trasporti pubblici, così da limitare il peso delle barriere modificabili.
La possibilità di scelta da parte dei familiari della struttura per il proprio caro può sicuramente contribuire a facilitare le visite in struttura. In quest’ottica, il portale delle RSA della Regione Toscana che fornisce l’elenco delle strutture presenti sul territorio con tanto di indirizzo, geolocalizzazione, costi e una sintetica descrizione dei servizi può costituire un valido aiuto per le famiglie.
Per saperne di più:
- Miller VJ. Investigating Barriers to Family Visitation of Nursing Home Residents: A Systematic Review. J Gerontol Soc Work. 2019 Apr;62(3):261-278.
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