Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

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novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Progressione del declino funzionale tra gli ospiti delle RSA in una recente revisione sistematica

Il declino funzionale è un predittore di istituzionalizzazione a lungo termine. La sua valutazione continua, dopo l’ammissione in RSA, è considerata una misura chiave della valutazione della qualità dell'assistenza offerta in queste strutture, poiché le caratteristiche delle strutture stesse e dell’assistenza fornita possono, insieme ai fattori individuali (i.e. età, comorbosità, stato nutrizionale, deterioramento cognitivo), aumentare, accelerare o attenuare il declino funzionale.

Le conseguenze del declino funzionale sono ben documentate in letteratura e riguardano il peggioramento della qualità della vita e della salute in generale, l’aumento dei ricoveri ospedalieri e del rischio di morte.

Data la rilevanza del fenomeno, Palese e collaboratori, in una revisione sistematica di letteratura di pubblicata su JAMDA, affrontano il tema della progressione del declino funzionale tra gli anziani ospiti di RSA nel tempo, così da fornire una sintesi degli articoli pubblicati ad oggi. Alla fine del processo di selezione degli articoli pubblicati sono stati inclusi 27 lavori che coinvolgevano individui di età superiore a 64 anni ospiti di RSA, nei quali veniva descritto il loro declino funzionale, il miglioramento o la stabilità nelle attività della vita quotidiana (ADL), utilizzando studi longitudinali (prospettici o retrospettivi) o analisi delle serie temporali. La strategia di ricerca è stata applicata sui seguenti database: Medline, Cochrane, CINAHL e Scopus.

I risultati descrivono un lento declino funzionale degli ospiti delle RSA, declino che diventa ancora più lento negli studi più recenti rispetto a quelli degli anni ’90 del secolo scorso. L’uso di strumenti di misura differenti nei vari studi impedisce, però, di quantificare con precisione l’entità del declino. In particolare, gli aspetti che riguardano l’autosufficienza dell’alimentarsi e nel toileting sono quelli maggiormente descritti.

Secondo gli autori, la differenza dei risultati descritti negli studi più recenti rispetto a quelli pubblicati una ventina di anni fa è principalmente attribuibile a due motivi: 1) l’attuale peggiore stato funzionale degli ospiti al momento dell’ammissione in struttura rispetto al passato, con conseguente “effetto pavimento” (ovvero, la maggior parte degli ospiti presenta punteggi minimi alle scale di valutazione del grado di autosufficienza fisica); 2) il miglioramento della qualità dell’assistenza fornita in RSA.

Nelle conclusioni viene sottolineata la necessità di usare strumenti di valutazione validi, affidabili e compatibili in sistemi e domini differenti. Poiché gli anziani che riportano un elevato livello di dipendenza nelle ADL possono riportare cambiamenti lenti e impercettibili nel tempo, gli autori suggeriscono di valutare e descrivere ogni singola ADL, utilizzando strumenti capaci di rilevare cambiamenti nelle singole abilità, per individuare interventi specifici di prevenzione del declino funzionale e di promozione dell’autosufficienza.


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