Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Piccoli esperimenti di felicità di un 83enne all'interno di una casa di riposo

In questo libro Hendrik Groen, 83 anni e ¼, racconta sottoforma di diario i suoi piccoli esperimenti di felicità all’interno di quello che lui stesso chiama un ospizio, la residenza il Tramonto di Amsterdam (un nome che è tutto un programma), dove lui con altri 4 residenti, fonda il club esclusivo Vemamino, acronimo di Vecchi ma mica morti.

Hendrik sa che nella vita bisogna avere progetti perché l’esistenza possa avere un senso, quindi si pone un obiettivo: fare tutto ciò che gli va prima che sia troppo tardi. Questo attira le invidie e produce resistenze da parte sia degli altri ospiti che dell’organizzazione.

La tenacia ed il senso dell’umorismo sono la linfa vitale di questo uomo anziano, nonché una lente di ingrandimento sui comportamenti e i pregiudizi subiti, seppure in una struttura di ottima qualità.

Questo racconto ha il pregio di raccontare l’essere anziano istituzionalizzato senza sconti né romanticismi, con la concretezza della discrepanza tra il corpo che invecchia e il pensiero che rimane sé stesso, e sopravvive grazie alla forza delle relazioni e al costruire progetti che diano senso al tempo.

Una lettura profondamente leggera.

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La scelta della residenzialità è spesso inevitabile, ma non cambia i sentimenti e l’essenza della persona. Ciò che da senso alla vita rimane indipendente dall’età: libertà ed affetti sinceri.

Spesso i momenti più felici sono quelli in cui  rischiamo qualcosa, vale la pena cercare di creare una complicità che superi pregiudizi e, volendo, anche le norme dettate dalla convenzione.


Citazioni:

Martedì 13 Agosto
Stamattina sono andato dal geriatra. (…) ha concluso che il mio declino “mantiene un ritmo accettabile”.
“Cosa è accettabile?” ho chiesto.
“Bè una curva lievemente discendente, con la probabilità di godere di una qualità di vita sufficiente per qualche anno.”
Poi mi ha nuovamente consigliato di iniziare a portare i pannoloni.
Gli ho chiesto cosa ne pensa della qualità di vita dell’anziano con il pannolone.
Ha detto che conosce persone che nonostante il pannolone sono “discretamente” felici.

Le forze non sono più le stesse. Ma l’importante è non straziarsene. Giocare sempre. La vecchiaia è faccenda di corpo, di muscoli. Per il resto è un’invenzione. La vecchiaia non esiste.
Fiorella Mannoia