Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Cure palliative in RSA: i risultati del Progetto VELA

convegno progetto vela risultati19/10/2016
Come abbiamo già annunciato sul nostro sito, il 30 settembre scorso, a Firenze, sono stati presentati i risultati del progetto Valutazione dell’efficacia della leniterapia nella malattia di Alzheimer e nelle altre demenze (VELA). Il progetto, organizzato dalla la Fondazione Italiana di Leniterapia di Firenze (FILE) e la Fondazione Lino Maestroni di Cremona è nato dall’esigenza di introdurre le cure palliative nelle RSA e di migliorare la consapevolezza del personale sanitario su questo tema.

Al fine di migliorare l’assistenza alle persone anziane affette da demenza in stadio avanzato e terminale, sono stati forniti elementi di riflessione e proposte cliniche concrete al personale medico e infermieristico in un campione di RSA lombarde e toscane mediante un percorso formativo, terminato nell’aprile 2013, e uno studio osservazionale (pre e post formazione) per valutarne l’efficacia, terminato nel dicembre 2014.

RSA lombarde e toscane: realtà diverse a confronto
L’organizzazione delle RSA in Lombardia e in Toscana differisce sostanzialmente: nella prima, le strutture hanno un loro personale medico residente, composto di medici internisti e/o geriatri, che operano in modo continuo nella struttura. In Toscana le RSA, mediamente più piccole, non sono in genere dotate di un medico di struttura, ma utilizzano il medico di medicina generale di ciascun ospite che si reca in RSA in modo saltuario o in seguito a chiamata da parte del personale infermieristico. Questi modelli organizzativi corrispondono a due diverse filosofie di erogazione dei servizi sanitari, e comportano differenze inevitabili nell’esperienza del personale sanitario, e quindi nel tipo di cure normalmente erogate a questo tipo di malati.

Per il progetto in Lombardia sono state scelte 30 RSA, distribuite su tutto il territorio. In Toscana ne sono state individuate 22, localizzate soprattutto nell’Area vasta fiorentina, di dimensione compresa tra i 30 e i 120 posti letto, tutte senza organico medico proprio.

Progetto VELA: dalla formazione degli operatori alcuni risultati importanti
Un dato veramente confortante, emerso in modo chiaro, è la maggiore consapevolezza, la maturazione culturale in senso palliativo di gran parte dei partecipanti, in particolare degli infermieri, ma anche dei medici. In molti casi, i metodi e la filosofia delle cure palliative erano già stati almeno in parte acquisiti, anche se non sempre in modo pienamente consapevole. Tutti i medici e gli infermieri di ciascuna RSA, hanno però espresso un profondo disagio dovuto alla problematicità dei rapporti in generale con gli ospedali, con i medici specialistici, e con molti familiari dei malati ospiti.
La formazione ha migliorato soprattutto la gestione palliativa delle persone terminali con demenza: in particolare è aumentata l’adozione di strumenti per la stadiazione della demenza e la valutazione dei sintomi.

Anche dallo studio osservazionale pre e post intervento formativo sono emersi i primi importati risultati:
  • aumento del numero di decessi in RSA piuttosto che in ospedale
  • aumento del numero di persone accompagnate con un approccio palliativo ed aumento del ricorso alle ipodermoclisi
  • riduzione del numero di farmaci somministrati nell’ultima settimana di vita
  • riduzione del numero di persone esposte a trattamenti rianimatori
Cure palliative: necessari pianificazione e coinvolgimento della famiglia
Dal quadro emerso è evidente la necessità di una pianificazione anticipata delle cure da erogare nel momento del fine vita. Questo implica innanzitutto una realistica e piena comprensione dell’evoluzione della malattia da parte dei familiari e un loro costante coinvolgimento.

Le cure palliative nel malato anziano dovranno essere applicate soprattutto dai medici e dal personale sanitario che istituzionalmente si occupa di loro: in particolare dai geriatri, internisti, medici di famiglia ecc., da coloro, in sostanza, che, di fatto, li assistono. Tuttavia la palliazione deve divenire parte essenziale del bagaglio culturale e tecnico di ogni professionista della cura, non solo di specifici specialisti.

L’auspicio di FILE e della fondazione Lino Maestroni è quello di arrivare a trasformare le RSA, almeno per quanto riguarda i malati in fase avanzata, in strutture in grado di erogare cure palliative di qualità.


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