Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Alcuni spunti dopo il convegno “Il maltrattamento in RSA: persone o sistemi maltrattanti?“

crepa maltrattamenti rsa
“I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo”
  Ludwig Wittgenstein

Il maltrattamento è un tema che è stato molto discusso ed analizzato durante l’ultimo anno.
Per questo motivo troviamo occasione di condividere con il network il materiale che ci ha fornito ANSDIPP, Associazione dei Manager del Sanitario e del Sociosanitario. Infatti il 21 aprile scorso aveva organizzato un convegno, in collaborazione con l’azienda Montedomini, la cooperativa Di Vittorio e  con il patrocinio di ARS Toscana, dedicato a questo tema non solo per riflettere insieme ma soprattutto per approfondire le conoscenze.

Nelle slide, il dott. Mazzei, psicologo e psicoterapeuta, direttore dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena (ITFS) e presidente dell'Associazione Istituti di Terapia Familiare (AITF), ha spiegato quanto è importante il mantenimento dello spazio mentale di un individuo.  Se si è consapevoli che lo spazio mentale è influenzato dai modelli relazionali con cui l’individuo è cresciuto (modelli interiorizzati di relazione), dai rapporti e dalle relazioni di cui ha potuto usufruire (risorse) e infine dal bagaglio di esperienze che ha vissuto e che vive quotidianamente (eventi), è facile comprendere che vivere situazioni prolungate di stress e disagio può portare a far diminuire questo spazio mentale, oppure a non garantirne la qualità. Ed è proprio in questo preciso momento che la funzione di accudimento va in crisi e porta all’inefficacia dei processi di sintonizzazione, mentalizzazione e regolazione emotiva verso l’altro.

Il dott. Riccardo Romiti, consulente di sviluppo organizzativo, e la dott.ssa Antonella Maurizio, responsabile dei Servizi Socio Assistenziali della ASP Pedemontana di Cavasso Nuovo Pordenone Proprio, nella loro documentazione hanno focalizzato l’attenzione sui fattori di contesto che incidono  nelle relazioni di cura e possono ridurre lo spazio mentale dell’organizzazione. E’ fondamentale che le organizzazioni siano consapevoli che esse stesse possano contenere la condizione che  contribuisce al verificarsi di comportamenti disvaloriali,  solo in questo modo è possibile superare il concetto che le responsabilità sono solo riconducibili al singolo individuo. Questo modo di pensare è sicuramente in antitesi con una cultura organizzativa totalizzante, dove le differenze vengono vissute come delle minacce per l’organizzazione. Solo se l’individuo può ricominciare a pensare liberamente e contribuire ad accrescere la conoscenza, si potrà mettere in moto una cultura organizzativa dove si alimenta lo spazio mentale del confronto. Questo metodo di approcciarsi ai problemi, richiede sicuramente alle organizzazioni la capacità di interrogarsi sulle proprie difficoltà, imparando ad utilizzare le fragilità, nelle relazioni,  non come una limitazione ma come una risorsa, in un ottica di responsabilità distribuita.

Il dott. Romiti, in particolare, mette in evidenza alcuni aspetti che dal suo punto di vista possono aiutare ad accrescere lo spazio mentale organizzativo:
•    prevedere una formazione specifica centrata su gruppi reali e su risultati di miglioramento sul lavoro
•    allestire Cantieri di miglioramento per aumentare la capacità narrativa del personale, in particolare la capacità di raccontare gli eventi sentinella
•    costruire, con gli addetti, una checkList degli eventi sentinella "sottili", legati solo agli stili di gestione delle relazioni e prendere nota degli andamenti (anche qui segmentando bene: per turno, per persona, per reparto, per settore, per gruppo, etc...)
•    far vivere l'idea che il conflitto è un evento utile, da non nascondere e che anzi, permette di imparare, a partire dalle figure apicali e attraverso eventi ben incorniciati e sufficientemente rituali
•    impedire con una costante attenzione i relativi sistematici comportamenti sanzionatori, quando il conflitto è agito al di fuori degli spazi ad esso destinati


Per approfondire: