21 aprile 2016: si parla di maltrattamento in RSA al convegno Ansdipp di Firenze

ore 9,00 - 17,30
Firenze - Il Fuligno, via Faenza 48
presso sala Blu

Il convegno è organizzato da Ansdipp con il patrocinio di ARS Toscana.
L’iscrizione  offre  l’opportunità  di partecipare  a corsi, convegni, seminari organizzati da ANSDIPP e di avere altre informative sul mondo dell’assistenza. Al termine dei lavori, ai partecipanti sarà rilasciato il relativo attestato.

Nell’intervento "Il maltrattamento dell’anziano, dinamiche relazionali ed istituzionali" Dino Mazzei proporrà una riflessione sul fenomeno del maltrattamento agli anziani nelle strutture socio-sanitarie, che purtroppo le cronache recenti hanno più volte sottoposto all’attenzione dell’opinione pubblica.
Si tratta di un problema di difficile quantificazione in quanto il tasso di incidenza è raramente rilevabile poiché le vittime sono spesso non autosufficienti e quindi in un rapporto di dipendenza dalla persona che si prende cura di loro, aspetto che rende la denuncia improbabile.
Durante l’intervento sarà analizzata la relazione tra caregiver e persona anziana nelle componenti che aumentano il rischio di maltrattamenti focalizzandoci sugli aspetti traumatici relativi alla relazione di attaccamento.

L’intervento "Il maltrattamento dell’anziano: contesti maltrattanti" del Dott. Riccardo Romiti e della Dott.ssa Antonella Maurizio intende mettere a fuoco alcune determinanti organizzative che concorrono alla predisposizione, spesso inconsapevole, di sistemi maltrattanti i quali aumentano a loro volta la probabilità di comportamenti individuali maltrattanti.

Alcune di queste determinanti riguardano:

• la cosiddetta titolarità della cura e il fenomeno della  distribuzione di responsabilità
• il rapporto con i servizi e la funzione di controllo interna ed esterna
• il sistema di gestione ed i suoi punti di controllo
• la depersonalizzazione dell’anziano e alcuni riti per la disconnessione emotiva che degenerano talora verso la deriva impiegatizia
• alcuni aspetti gestionali e contrattuali che aumentano la probabilità di comportamenti maltrattanti per ritorsione, difesa corporativa,resistenza, miopia organizzativa, boicottaggio strisciante, difesa contro la pressione lavorativa e il sovraccarico.

Mediante il metodo dell’analisi di caso, anche con il contributo dei presenti, sono progressivamente identificate le determinanti elencate sopra. I fenomeni individuati costituiscono semilavorati utili per costruire una checklist per gli audit interni che i partecipanti possono
successivamente utilizzare per misurare il loro livello di rischio organizzativo.

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