Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

RSA toscane: i risultati della mappatura 2013

immagine rsa tariffe01/08/2014
  Lo scorso 23 luglio si è svolto a Firenze il convegno “Il sistema delle RSA in Toscana: i risultati della mappatura 2013” organizzato dal Laboratorio management e sanità. All’evento hanno partecipato non solo i direttori e gli operatori delle residenze ma anche le commissioni multidisciplinari di vigilanza.

La mappatura, obbligatoria in Toscana a seguito della delibera n. 496 del 2013, ha permesso di censire 291 residenze, ovvero il 90% di quelle presenti sul territorio toscano (dati aggiornati al 31 dicembre 2013) ed in particolare la copertura totale è stata raggiunta nelle aziende Asl di Empoli, Viareggio e Pisa.
L’indagine si è svolta attraverso un questionario via web, compilato dalle strutture partecipanti, che ha permesso di indagare alcune aree tematiche: autorizzazione, posti letto (PL), target degli assistiti, rette, rapporti con il territorio, risorse umane e servizi, servizi informativi.

Alcuni dei risultati dell’indagine:
  • circa un terzo delle strutture sono autorizzate in base alla legge regionale n. 28 del 1980
  • i PL ammontano a 13.997 e in linea con il dato italiano (70%), in Toscana il 61,4% dei posti letto si trova in strutture private
  • i PL convenzionati in modulo base sono circa i 2/3 rispetto ai posti autorizzati al dicembre 2012. I PL convenzionati per le cure intermedie nel 2013 sono 69 ovvero lo 0,52% dei posti letto autorizzati e si trovano in 7 Asl sulle 12 presenti sul territorio
  • il 22,4% dei PL autorizzati sono a libero mercato e precisamente 1.721 PL per anziani non autosufficienti e 1.256 per autosufficienti
  • l’occupazione dei PL autorizzati è mediamente del 91%. La percentuale si abbassa (88%) se si tratta di residenze private (profit) e aumenta fino ad arrivare al 95% quando si tratta di residenze gestite dalle aziende Asl
  • le tariffe applicate nelle 263 residenze convenzionate sono molto disomogenee soprattutto rispetto alla tipologia di struttura:
    • la quota sociale raggiunge la media di 50,50 euro (min 29,17 max 103,45) e non sempre comprende servizi come il parrucchiere, il guardaroba, i trasporti, etc.
    • la quota sanitaria del modulo base, dove si concentra la maggior parte degli assistiti, è pari a 52,32 euro da indicazioni regionali, ma risulta che in 4 Asl si adottano differenti tariffe: ad Arezzo la quota è di circa 51 euro, nella azienda Asl di Lucca 53, a Livorno 51 ma con valori minimi e massimi che oscillano tra 46 e 53 euro, infine a Firenze 54 euro
  • la fornitura dei farmaci avviene nel 33,8% dei casi attraverso distribuzione diretta, nel 6,8% attraverso distribuzione indiretta (ovvero farmacie convenzionate) e nel 59,3% con modalità mista (diretta e indiretta)
  • mediamente il 65% del personale appartiene all’assistenza di base, nel 15% sono infermieri, il restante 20% figure amministrative, animatori, fisioterapisti, etc.
  • mediamente nella regione il 69% dei medici di medicina generale effettuano accessi programmati ai propri assistiti
  • i progetti assistenziali personalizzati (PAP) non pervengono in modo uniforme e continuativo, mediamente ciò accade nel 53% dei casi nel corso del 2013, con una disomogeneità territoriale abbastanza evidente da un minimo del 4% in alcune Asl fino alla copertura totale in altre
  • il 75% delle RSA eroga altri servizi oltre a quello residenziale (centri diurni, trasporti, lavanderie, etc.). Questa tendenza non riguarda solo le strutture che hanno posti letto convenzionati (72,5%) ma anche le residenze miste (81,1%) e private (64,3%)
  • la cartella sanitaria informatizzata è presente nel 18,6% delle strutture toscane ed in particolar modo nel 5,7% delle residenze a gestione aziendale e nel 39,3% delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (APSP)
  • dal 45% al 70% delle residenze non hanno internet fruibile
Quanto sono moderne le nostre strutture? Sono funzionali per gli anziani che ci vivono o vivranno? Come riusciremo a migliorare i rapporti con il territorio e l’ospedale?
Queste sono alcune delle riflessioni sorte durante il convegno a cui hanno risposto con fermezza Regione Toscana e gli stessi attori del sistema confermando l’impegno a rendere migliore e più equo questo servizio ai cittadini.


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