Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Scarica l’e-book sul monitoraggio della qualità dell’assistenza nelle RSA toscane!

immagine ebook qualità assistenza in RSA della Toscana
26/06/2014
  Grazie al contributo di molti di voi, la Toscana ha misurato la qualità delle cure in RSA con 46 indicatori riguardanti i maggiori problemi assistenziali: ulcere da pressione, dolore, cadute, declino funzionale e cognitivo, malnutrizione, mezzi di contenzione, incontinenza, appropriatezza prescrittiva di farmaci, riacutizzazioni.

I risultati del progetto ministeriale Il monitoraggio della qualità dell´assistenza nelle Residenze sanitarie assistenziali - RSA sono stati raccolti in un e-book che contiene anche:
  • le schede tecniche che dettagliano il calcolo degli indicatori e riportano i dati di letteratura scientifica
  • gli strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati
  • l’elenco delle strutture che hanno partecipato
e molto altro ancora …

I principali risultati dell’indagine dell’UO Toscana su 67 RSA
Dall’indagine è emerso che il 10% degli ospiti nelle RSA toscane sono allettati ed il 28% sono affetti da demenza grave, è a rischio di ulcere da pressione quasi il 50% degli ospiti, mentre ha un elevato rischio di cadute circa il 60% degli ospiti. Il 76% inoltre soffre di incontinenza urinaria ed il 62% è sottoposto a mezzi di contenzione (spondine o altro mezzo). Per quanto riguarda il monitoraggio di dolore e nutrizione, quasi 1 ospite su 4 manifesta dolore di varia natura e ancora 1 su 4 circa è ad elevato rischio di malnutrizione.

I dati toscani sui rischi di ulcere, cadute, necessità di mezzi di contenzione, incontinenza e malnutrizione sono comunque sovrapponibili a quanto riportato in letteratura internazionale, e in accordo con i principali studi europei.
Nonostante l'assistenza sia rivolta a persone in condizioni di salute complesse, gli anziani che entrano nelle RSA toscane sono trattati, da un punto di vista farmacologico, in modo più appropriato rispetto a quando vivevano in comunità. Inoltre, dopo un anno di osservazione il 68% degli ospiti risultano stabili o migliorati da un punto di vista cognitivo, il 58% sul piano funzionale.


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