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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Pillole di: Dalla psicologia sociale maligna al Dementia care mapping

riconsiderare la demenza kitwood
31/07/2017
Tom Kitwood, insegnante di psicologia all’università di Bradford, nel 1980 si interessò molto alla cura delle persone con demenza, finché nel 1992 non fondò il Bradford Dementia Group. Pubblicò molti articoli facendosi portavoce di una nuova cultura delle cura e dell’assistenza alle persone con demenza. Il suo documento cardine che riporta interamente il lavoro fatto: Dementia recosidered - The person comes first (link al libro tradotto in italiano).
 

Il Personal Centred Care o modello arricchito e la psicologia sociale maligna


Kitwood sostiene che l’individuo è una unità composta di sottoinsiemi: biologico, psicologico e sociale e che questi sottoinsiemi hanno senso solo nell’unità e non posso essere “attivati” e “manipolati” separatamente. Ecco che la persona con diagnosi di demenza non può essere definibile con la sola diagnosi, ma devono essere considerati tutti i fattori che lo compongono poiché influiscono sul modo in cui agisce, sente, pensa. Questo modello, definito anche “arricchito”, supera la visione del modello biomedico e paternalistico, ancora tipico dei nostri sistemi, allargando la valutazione a tutti gli ambiti che distinguono un individuo.
 
Il primo risultato di un approccio centrato sulla persona è il rispetto e la tutela dello stato di persona, nonostante il progressivo declino delle facoltà mentali. L’assunto della cura centrata sulla persona è che le persone con demenza sono in grado di percepire lo stato di benessere o di malessere.

kitwood bisogni psicologiciDi fatto la psicologia sociale maligna è la psicologia sociale comune. L’elemento maligno di questi atteggiamenti è dato dal fatto che si diffondono tra il membri dello staff molto velocemente, sono la risposta più comune nella cultura della nostra società all’assistenza alle persone con demenza, e divengono la normalità per gli operatori.

Episodi frequenti di psicologia sociale maligna mettono a rischio lo stato di persona diminuiscono il benessere ed aumentano il malessere. Nei casi peggiori, causano la totale depersonalizzazione delle persone con demenza e confermano all’opinione comune diffusa che queste persone siano ad un livello inferiore rispetto a quello umano. Una volta che gli operatori diventano consapevoli dei danni provocati dalla psicologia sociale maligna il loro comportamento cambia radicalmente.
Kitwood individua cinque bisogni psicologici, che rappresenta come petali di un fiore al cui centro vi è l’amore: conforto, identità, attaccamento, occupazione e appartenenza.

Ogni bisogno può essere messo a rischio dalla psicologia sociale maligna o soddisfatto attraverso un lavoro positivo con la persona. È fondamentale ricordare che la psicologia sociale maligna non viene messa in atto volontariamente con l’intento di ferire, ma piuttosto i comportamenti tipici della psicologia sociale maligna sono una parte intrinseca alla cultura dell’assistenza e proprio per questo mai messi in discussione.

A tal proposito Kitwood ha ideato uno strumento ed un approccio che incrementa la cura centrata sulla persona per le persone affette da demenza: Il Dementia care mapping™ . Da oltre 20 anni viene utilizzato in quasi tutto il mondo per aumentare la qualità della vita delle persone che vivono con demenza in contesti socio sanitari, come le case di riposo e gli ospedali.

Vi consigliamo una lettura approfondita di questo approccio e dell’utilizzo dello strumento proposto
Il Dementia care mapping