Valore in RSA

novità dal network delle RSA toscane

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novità dal network delle RSA toscane
a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

La RSA in Toscana: periferia o centro...nei servizi alla persona? Il corso di formazione di Ansdipp

tour ansdipp 201728/04/2017
La giornata di studio vuole sollecitare una riflessione sull’importanza del lavoro integrato dei diversi servizi territoriali per una risposta  adeguata al nuovo progetto di medicina di iniziativa regolata dal DGRT n. 650/2016.
E’ noto che l’obiettivo del progetto è espandere il Chronic Care Model ai pazienti complessi collocabili sulla parte alta della piramide del modello, mediante piani assistenziali e cura individuale, in un’ottica proattiva, finalizzati a migliorare la qualità della vita e prevenire ricoveri ripetuti.

Nella gestione del paziente complesso a rischio di non autosufficienza, dunque, andrebbero coinvolti tutti i servizi per riuscire a dare una risposta ai bisogni ed una presa in carico continua, seppur rimane fondamentale il ruolo del Medico di Medicina Generale (MMG), delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), delle Case della Salute e Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP).

In tale direzione anche l’RSA potrebbe avere un ruolo all’interno di questo processo di cura nella gestione dei pazienti a rischio di non autosufficienza, in quanto servizio territoriale che nell’ultimo decennio ha messo a punto un sistema proattivo di gestione aperto sulle 24 ore.  

Nello specifico potrebbe svolgere le seguenti funzioni:
•   Riferimento sulle 24 ore per ogni tipologia di risposta di tipo infermieristico assistenziale
•   Importante supporto per i MMG nel mappare ed avviare una valutazione per una gestione quotidiana che miri alla prevenzione ed al mantenimento della condizione di benessere,  
•   Fornire una risposta residenziale, in caso di acuzie, evitando il ricovero ospedaliero con riduzione del costo giornaliero.

Riteniamo utile sottolineare che per rispondere eticamente alla domanda di cura è importante non solo l’integrazione dei servizi, ma anche dei saperi. In tal senso è fondamentale un dialogo ricco e continuo tra il sistema di cura e le nuove tecnologie. Il sapere informatico, nello specifico, si sta muovendo nella direzione di fornire strumenti utili a garantire un maggiore empowerment, rendendo sostenibile uno spostamento di energie/risorse dalle mansione meccaniche di rilevazione alla cura della relazione.


Per iscriversi e per informazioni:
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