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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Carta di fiesole: per una pedagogia sociale del fine vita

cure fine vita
25/01/2017
La fondazione italiana di leniterapia FILE, partner di Regione Toscana nelle cure di fine vita, compie quest’anno 15 anni. FILE aiuta i malati gravi, oncologici e non, ad affrontare con dignità e serenità l’ultimo periodo della vita e affianca le famiglie nel difficile percorso di elaborazione della perdita. Ogni  giorno operatori e volontari si adoperano per riconoscere ai pazienti il diritto di non soffrire inutilmente, attraverso un servizio di cure palliative gratuito.

La collaborazione è stata presentata dall'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi venerdì 20 gennaio scorso nel corso di una conferenza stampa. Con l'assessore erano presenti Donatella Carmi Bartolozzi, presidente di File e Mariella Orsi, già vicepresidente della Commissione regionale di bioetica, coordinatrice del gruppo di Pontignano e coordinatrice del Comitato scientifico di File.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per divulgare la Carta di Fiesole, il documento che evidenzia criticità ed esigenze relative all'ambito delle cure palliative, estese con la Legge 38 del 2010 a tutte le patologie e sottolinea la necessità di sviluppare una cultura sulle problematiche del fine vita.

Come è nata la Carta di Fiesole
Il Gruppo di Pontignano, promosso nell’ambito della Commissione Regionale di Bioetica della Toscana nel 2001, è un gruppo di operatori attivi nell'ambito delle cure palliative, che deve il nome al luogo in cui periodicamente gli esperti si incontrano.
Gli operatori provenienti da aree professionali diverse (sanitaria, socio-antropologica, filosofica, giuridica e del volontariato) si sono confrontati, quasi in una consensus conference, sull’etica delle cure alla fine della vita, approfondendo le tematiche del processo del morire in ospedale e negli hospice, delle cure palliative domiciliari, della formazione degli operatori, della spiritualità e sull’importanza di una comunicazione sociale adeguata ed efficace.

Seguendo l'evoluzione del dibattito che, oramai da anni, si sviluppa relativamente al miglioramento e all'ampliamento delle cure di fine vita, il gruppo ha elaborato vari documenti a partire dalla Carta di Pontignano, approvata nel 2002, in cui venivano enunciati i principi generali, fino agli ultimi documenti nei quali è stata ribadita la centralità della persona in qualsiasi tipo di intervento e situazione essa si trovi, la rilevanza delle disposizioni anticipate e la necessità di implementare la cultura relativa al fine vita.

Anche l’ARS ha contribuito alla realizzazione della Carta mediante il monitoraggio della qualità dell’assistenza prestata nelle fasi di fine vita attraverso l’utilizzo di adeguati indicatori. I dati evidenziano come il ricorso a cure per acuti, e dunque all’ospedale, sia ancora una scelta prevalente per i pazienti terminali e le loro famiglie, e come in un’alta percentuale di casi il ricorso alle cure palliative avvenga solo quando ormai risulti essere troppo tardi per creare un vero e proprio percorso di accompagnamento verso il fine vita.


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