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novità dal network delle RSA toscane

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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana

Dove ho messo il trita-pastiglie? Farmaci "alterati": i numeri del fenomeno

immagine tritapastiglie
09/12/2014
  Questo è il primo di una serie di articoli che indagano il problema della somministrazione dei farmaci orali "alterati" negli ospiti disfagici, portatori di sondino naso gastrico (SNG) o con gastrostomia percutanea (PEG).

Quali sono le dimensioni del fenomeno?


Spesso nei pazienti anziani in condizioni di fragilità è possibile riscontrare l’alterazione del riflesso della deglutizione, che rappresenta un possibile ostacolo all’assunzione corretta della terapia per os.
La pratica di “triturare, de-capsulare, camuffare, miscelare ed alterare” farmaci per favorirne l’assunzione (per via orale, tramite sondino naso gastrico o gastrostomia percutanea) risulta essere una pratica diffusa nei setting di cura, rappresentando spesso l’unica “soluzione adottata” a questo problema da parte degli infermieri.

Nello studio "Crushing or altering medications: what’s happening in residential aged-care facilities?" di Paradiso LM et al. del 2002 condotto presso case di riposo australiane, è stato osservato come:
  • almeno il 34% delle somministrazioni venivano alterate
  • il 17% di queste somministrazioni potevano aumentare la tossicità del farmaco in ragione dell’alterazione
  • il 70% dei farmaci alterati “disperdevano il principio attivo” (es: all’interno del trita-pastiglie o dentro il bicchiere) non somministrando in maniera corretta la dose prescritta
Altri studi indicano percentuali maggiori di questo fenomeno: secondo Wright D. in un'indagine condotta nel 2002 circa l’80% delle nursing home inglesi aveva infatti in uso questa pratica.

Anche in Italia troviamo dati simili. In un recente studio condotto sugli ospiti di 3 RSA italiane, pubblicato nel 2013, dal titolo "La somministrazione di farmaci tritati e camuffati nelle RSA: prevalenza e implicazioni pratiche" di Boeri C et al. i pazienti assumevano circa 6 principi attivi per os e nel 40% dei casi i farmaci venivano alterati.
Il motivo principale era la difficoltà di deglutizione o l’opposizione degli ospiti stessi all’assunzione. Tra i principali farmaci somministrati in maniera alterata troviamo il pantoprazolo sodico sesquidrato, l’omeprazolo e levodopa+benzeraside.
immagine tabella farmaci tritati in modo inappropriato


Articolo a cura della dott.ssa Tiziana Nannelli Dottore di Ricerca (Ph.D) in Scienze infermieristiche ed infermiera presso AUSL 12 Viareggio