Alla ricerca della felicità: la dimensione soggettiva del benessere
Convegno - 9 maggio 2014Complesso conventuale San Francesco
Lucca
Il benessere deve essere necessariamente obiettivo del progresso finalizzato all’aspirazione umana alla felicità.
La salute è definita come stato di benessere fisico, mentale e sociale e non come mera assenza di malattia.
Le azioni che conducono al progresso economico quindi, devono tenere conto delle ricadute che hanno sui soggetti che aspirano a ciò. Sino ad ora, tanto in economia come in sanità, la valutazione del benessere ha tenuto poco conto della soggettività per dare maggiore importanza a parametri oggettivi più facilmente misurabili come il PIL e l’aspettativa di vita alla nascita. Ma tali valutazioni diventano inutili se non tengono conto del vissuto dei singoli. Questi sono i primi motivi che conducono verso la valutazione del benessere soggettivo.
Grazie ad una borsa di studio, finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la SIPS ha lavorato in collaborazione con la S.C. Educazione e Promozione della Salute della ASL 2 di Lucca per trovare strumenti di valutazione del benessere soggettivo.
La scelta di tali strumenti, in accordo con le indicazioni presenti nell’Health 2020, documento che impegna l'intera regione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è caduta sulle linee guida fornite dell’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).
E’ stato prodotto un manuale per l’utilizzo degli item dell’OECD per poter fornire uno strumento di indagine non solo a chi vuol fare ricerca, ma anche a tutti gli operatori che lavorano nella promozione della salute e vogliono misurare i risultati in termini di benessere prodotto.
Questo potrà essere il primo passo per costruire un collettore di dati e iniziare a creare un database nazionale su questo aspetto della salute.
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